Il presidente russo ha confermato il lancio di un’importante operazione contro le infrastrutture ucraine in risposta all’attacco al ponte di Crimea
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Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che qualsiasi ulteriore attacco terroristico ucraino sul suolo russo riceverà una risposta militare significativa. Il presidente russo ha confermato che le truppe russe hanno effettuato attacchi massicci con armi di precisione a lungo raggio su obbiettivi energetici e strategici ucraini, comprese strutture strategiche militari.
La risposta è arrivata due giorni dopo che un’esplosione che ha danneggiato lo strategico ponte di Crimea, per il quale i funzionari di Kiev hanno rivendicato la responsabilità.
“Se ci saranno ulteriori tentativi di condurre attacchi terroristici sul nostro suolo, la Russia risponderà con fermezza e su una scala corrispondente alle minacce create contro di noi”
ha aggiunto Putin. All’inizio della giornata, diverse regioni dell’Ucraina sono state oggetto di attacchi missilistici, con almeno 11 infrastrutture chiave danneggiate secondo le dichiarazioni dello stesso primo ministro ucraino Denis Shmygal. Putin ha dichiarato che la Russia stava mettendo in atto azioni di ritorsione per una serie di tentativi di distruggere le infrastrutture russe da parte di Kiev.
Tra le altre cose, l’Ucraina ha tentato di sabotare le linee elettriche ad alta tensione che trasmettono l’elettricità generata dalla centrale nucleare di Kursk, ha provato a sabotare il gasdotto TurkStream ed è stata responsabile dell’esplosione di sabato che ha danneggiato il ponte di Crimea, ha dichiarato Putin. Il regime di Kiev ha utilizzato metodi terroristici per molto tempo”
“Di fatto, il regime di Kiev si è messo alla pari con i gruppi terroristici internazionali, i più odiosi. Lasciare tali crimini senza una risposta è diventato impossibile”.
Oltre ai quartieri generali e ai punti di controllo dell’AFU, della SBU e della Guardia Nazionale, le infrastrutture energetiche ucraine sono state oggetto di attacchi sistematici.
Non sono state colpite né le centrali nucleari né quelle idroelettriche, bensì sottostazioni e centrali termiche. L’interruzione di singole strutture chiave della rete elettrica ucraina ha causato il sovraccarico dell’intero sistema energetico ucraino: le centrali nucleari non sono riuscite a far fronte al carico.
Chi ha ordinato il massiccio attacco di fuoco dovrebbe considerare che tutti i danni potrebbero ancora essere riparati. Se lo scopo dell’operazione era quello di provocare uno shock a breve termine, beh, ha funzionato.
Ma se lo scopo era quello di sovraccaricare il sistema energetico ucraino per creare un panico prolungato tra la popolazione, abbassare il morale dell’AFU e vincere il campo di battaglia, tali azioni dovranno essere ripetute.
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