Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha criticato le nuove sanzioni statunitensi imposte alla Turchia per l’acquisto di un sistema di difesa missilistica S-400 dalla Russia, dicendo che si aspettava il sostegno dell’alleato NATO del suo paese, non una punizione.
In un discorso di lunedì, Erdogan ha affermato che la Turchia non si sarebbe “scoraggiata” a difendersi né dalle sanzioni statunitensi, né da quelle concordate dall’UE in risposta alle perforazioni di gas del paese nelle acque del Mediterraneo rivendicate da Cipro.
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“Ci aspettiamo sostegno dal nostro alleato della NATO, l’America, nella nostra lotta contro le organizzazioni e le forze terroristiche … non sanzioni”, ha detto Erdogan.
Gli Stati Uniti hanno annunciato lunedì sanzioni contro la Presidenza turca delle industrie della difesa (SSB) per l’acquisizione del sistema missilistico antiaereo S-400, nonché per il congelamento dei beni e le restrizioni sui visti per il suo presidente.
Il segretario di Stato Mike Pompeo ha affermato che gli Stati Uniti “non tollereranno transazioni significative con i settori della difesa e dell’intelligence della Russia”, aggiungendo che “ ha esortato la Turchia ” a “risolvere immediatamente il problema dell’S-400”.
Un portavoce del ministero degli Esteri turco ha affermato che Ankara “condanna” le sanzioni e ha affermato che le accuse secondo cui le sue nuove armi potrebbero mettere a rischio i sistemi della NATO sono “prive di qualsiasi merito tecnico”.
Per qualche tempo, gli Stati Uniti hanno tentato di dissuadere la Turchia dal suo accordo con la Russia, sostenendo che potesse destabilizzare la NATO, e in precedenza hanno bloccato la consegna di caccia F-35 al paese.
Nel frattempo, la scorsa settimana la Turchia è stata ulteriormente in contrasto con altri alleati della NATO, tra cui Grecia e Francia, per la decisione dell’UE di approvare sanzioni limitate contro i funzionari turchi per le sue trivellazioni di gas, con ulteriori dettagli da pubblicare nelle prossime settimane.
Il portavoce del governo greco Stelios Petsas lunedì ha affermato che l’UE sta pensando a “passi lenti, ma costanti,” contro la Turchia “per porre fine al suo comportamento illegale e provocatorio”. Atene ha chiesto un embargo sulle armi alla Turchia, ma le misure proposte dall’UE sono solo contro i soggetti energetici legati alle sue attività nel Mediterraneo orientale e non prendono di mira l’economia turca.
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Fonte: RT
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