Si susseguono gli appelli al presidente uscente Donald Trump affinché conceda la grazia ad alcuni importanti whistleblower come Julian Assange e Edward Snowden.
Il deputato repubblicano della Florida Matt Gaetz ha rinnovato la richiesta di grazia per Edward Snowden e afferma che il presidente Donald Trump sta prestando attenzione ai sostenitori che spingono per l’atto di clemenza presidenziale.
“Il presidente Trump sta ascoltando i molti di noi che lo stanno esortando a #PardonSnowden”, Gaetz ha twittato domenica in risposta alla richiesta di perdono del giornalista Glenn Greenwald.
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Greenwald, il giornalista che ha portato all’attenzione del pubblico le rivelazioni di Snowden circa lo spionaggio di massa effettuato dall’NSA ai danni dei cittadini statunitensi ha detto che una grazia sarebbe “una grande vittoria contro gli abusi di CIA/FBI/NSA”.
Mentre il presidente ha preso una posizione dura sulle denunce di Snowden durante la sua campagna presidenziale, ha cambiato opinione negli ultimi mesi, dicendo che è disponibile a concedere la grazia all’ex collaboratore di NSA e CIA.
Anche legislatori come il senatore Rand Paul (Repubblicano-Kentucky) e la deputata Tulsi Gabbard (Democratica-Hawaii) hanno offerto il loro sostegno a Snowden. Lavorano affinché Trump conceda la grazia al cittadino statunitense attualmente in Russia dove ha trovato rifugio.
Snowden, che ha dovuto rifugiarsi in Russia nel 2013 per sfuggire alle accuse, ha condiviso messaggi di sostegno tramite Twitter, ma ha recentemente affermato che se Trump dovesse concedere “un solo atto di clemenza” durante il suo mandato, dovrebbe essere un provvedimento di grazia per il fondatore di Wikileaks Julian Assange, che si trova attualmente richiuso in una prigione di massima sicurezza del Regno Unito (Belmarsh a Londra) in attesa della decisione di un giudice sull’eventuale estradizione negli Stati Uniti. Si trova ad affrontare 18 capi d’accusa per presunti crimini di spionaggio e cospirazione.
Trump è visto da molti come l’unica speranza di Snowden per un perdono nel prossimo futuro poiché l’amministrazione di Joe Biden probabilmente assumerà una posizione molto più dura una volta che entrerà alla Casa Bianca a gennaio. L’ex presidente Barack Obama, sotto il quale Biden ha prestato servizio, ha respinto le richieste di grazia a Snowden prima di lasciare l’incarico.
Anche gli ex funzionari di Obama e futuri consiglieri di Biden come Susan Rice hanno una posizione dura su Snowden.
Snowden l’anno passato ha rivelato che Biden avrebbe minacciato vari paesi di gravi “conseguenze” se avessero deciso di concedergli asilo politico. “Ogni volta che uno di questi governi si avvicinava all’apertura delle porte, il telefono squillava nei loro ministeri degli Esteri”, ha detto a MSNBC. “E dall’altra parte della linea c’era un alto funzionario statunitense. Era uno dei due: l’allora Segretario di Stato John Kerry o l’allora Vice Presidente Joe Biden”.
Tratto da: Antidiplomatico
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