In Italia la maggior parte dei soldi è posseduta da 400 mila “Paperoni” che dispongono di 5mila miliardi di euro. Un prelievo dell’1% frutterebbe il doppio dei fondi Mes.
Continuano (e continueranno) ad aumentare i soldi dei più ricchi di tutto il mondo. Secondo i dati del rapporto “Global Wealth 2020” realizzato da Boston Consulting Group nel 2019 l’incremento dei patrimoni personali è stato del 9,6%. Ha raggiungendo così i 226mila miliardi di dollari, e mettendo a segno l’aumento più forte dell’ultimo decennio. Dal 2010 allo scorso anno la ricchezza privata è cresciuta del 6,2%. In accelerazione rispetto al + 4,5% dei dieci anni precedenti e ad ulteriore conferma di una progressiva polarizzazione della ricchezza.
L’Italia, con i suoi 400 mila “Paperoni” (ossia persone che detengono una quantità di soldi superiore al milione di dollari, immobili esclusi)si conferma il nono paese al mondo per patrimoni finanziari con un ammontare complessivo di 5.300 miliardi di dollari (4.900 milardi di euro) . Ipotizzando di applicare una piccola tassa dell’1% su questi patrimoni, ipotesi avanzata in varie sfumature da economisti come Thomas Piketty o Gabriel Zucman e sposata da politici come Elizabeth Warren o Bernie Sanders, porterebbe nelle casse dello Stato italiano circa 50 miliardi di euro, quasi il doppio di quanto arriverebbe chiedendo a Bruxelles di ricorrere ai prestiti del Mes.
Il Covid non ferma la crescita delle ricchezze
Per i prossimi anni Boston Consulting si attende che il ritmo di crescita delle ricchezze possa subire un rallentamento, a causa degli effetti della pandemia. “Negli ultimi venti anni – spiega lo studio – abbiamo assistito al rialzo di mercato più lungo della storia. La ricchezza finanziaria globale è triplicata di valore, passando da 80 mila miliardi di dollari nel 1999 a 226 mila miliardi a fine 2019″. Per il futuro, Bcg ipotizza tre scenari: “un rapido ritorno ai livelli pre-crisi”, “una lenta ripresa” e “una perdita strutturale dell’economia”. Sulla base diqueste ipotesi si stima nel 2024 una crescita dei livelli di ricchezza che varia dall’1,4% nel peggiore dei casi (raggiungendo 243 mila miliardi di dollari) al 4,5% (282 mila miliardi) nello scenario migliore. In ogni caso un’ulteriore crescita.
A questo proposito vale la pena ricordare le nuove ricchezze accumulate da alcuni degli uomini più ricchi del mondo dallo scorso marzo ad oggi. Il patrimonio del fondatore di Amazon Jeff Bezos è salito da 113 a 180 miliardi di dollari. Quello di Bill Gates da 98 a 114 miliardi, quello del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg da 55 a 98 miliardi. E ancora, il finanziere Warren Buffet da 68 a 80 miliardi, il patron di Oracle Larry Ellison da 59 a 71 miliardi. Steve Ballmer (ex Microsoft) è salito da 53 a 71 mld, Elon Musk di Tesla da 25 a 68 miliardi. Per ora l’effetto Covid funziona al contrario. Del resto i massicci interventi di sostegno di governi e banche centrali spingono i valori degli asset finanziari che nella quasi totalità sono in mano a persone con redditi medio alti.
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Fonte: IlFattoQuotidiano
Fonte foto: Lavorofisco
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