Di Gianluigi Paragone
Non è una questione di essere NoTav o SìTav: qui siamo in presenza della neutralizzazione del dissenso, a norma di legge. Tutto rispettando le famose regole.
Fatto sta che un Paese che non dice nulla se questa signora va in galera per aver rifiutato le misure alternative a seguito di una condanna perché aprí le sbarre di un casello autostradale mi imbarazza. Soprattutto ora che al governo c’è una forza che si animò del dissenso NoTav.
La SIGNORA NICOLETTA, la CITTADINA ITALIANA DOSIO va in galera con il massimo del mio rispetto. E mentre lei va in galera fior di colletti bianchi pagano studi legali per sfuggire dalle loro responsabilità.
Ps. Il ministro Bonafede si ricordi della linfa arrivata dalla Val Susa. Almeno questo.