Si è conclusa ieri la 3 giorni del G7 a Biarritz in Francia.
“A Biarritz sono stati tre giorni di intenso lavoro, dialogo e confronto con gli altri leaders del G7 e con i responsabili di alcune delle principali organizzazioni internazionali su temi fondamentali per il futuro del nostro pianeta quali: la tutela dell’ambiente, il commercio e l’andamento dell’economia globale, il contrasto delle diseguaglianze e il partenariato con l’Africa.” Scrive il premier uscente Conte su facebook, il quale poi continua dicendo: “Abbiamo esaminato anche le principali crisi internazionali, a cominciare dalla Libia, che è un dossier cruciale per l’Italia. Ho riaffermato la necessità di uno sforzo congiunto della comunità internazionale per percorrere soluzioni politiche e per contrastare tutte le formazioni terroristiche. Occorre governare processi complessi come la trasformazione digitale. È fondamentale ridare slancio all’economia. Soprattutto al commercio, all’attività manifatturiera e agli investimenti. Gli atteggiamenti protezionistici creano tensioni che rallentano l’economia. È urgente una riforma del sistema multilaterale degli scambi, con una profonda riorganizzazione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio(…).Abbiamo il dovere e la responsabilità di salvaguardare il pianeta, la sua biodiversità e i suoi oceani, mobilizzando maggiori finanziamenti pubblici e privati.”
Belli e sacro santi i concetti che i vari leader esprimono a questo tipo di eventi, ma come avevamo già scritto qualche giorno fa Jon Date, capo delle relazioni governative presso Oxfam, ha affermato: “Abbiamo scoperto che in realtà, in una serie di settori, i paesi del [G7] stanno alimentando piuttosto che ridurre la disuguaglianza.
I governi di questi paesi stanno “promuovendo un modello di business” primo azionista “che non soddisfa le esigenze dei lavoratori e di molte persone nei paesi in via di sviluppo a basso reddito”, ha spiegato Date. “I leader del G7 hanno anche esacerbato la situazione non riuscendo ad adottare una tassa sulla ricchezza e ad affrontare i cambiamenti climatici”.
Last minute è arrivata l’offerta dal G7 di 20 milioni per contrastare gli incendi in Brasile; se consideriamo che il SIPRI (istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma) ha quantificato la spesa militare del mondo in 1800 miliardi nel solo 2018, di cui gli Stati Uniti hanno speso 649 miliardi, 2,6 volte in più della Cina seconda classificata, tutto sommato forse per salvaguardare veramente il pianeta ed eliminare le disuguaglianze si potrebbe fare qualcosa di più consistente ed immediato…
Vivere Informati
Fonte foto: pagina Instagram ufficiale del G7
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