Secondo il CEO di Intel, Pat Gelsinger, l’attuale carenza di chip per semiconduttori probabilmente persisterà almeno fino al 2024, prolungandosi quindi ben oltre le precedenti previsioni. Questo sarebbe uno scenario drammatico considerando quanto l’attuale carenza stia influenzando la produzione auto e di altre apparecchiature tecnologiche.
Gelsinger in precedenza aveva affermato di attendersi una fine di questa crisi di fornitura nel 2023. Tuttavia, in un’intervista con TechCheck della CNBC, ha rivisto la sua stima, affermando: “questo è parte del motivo per cui riteniamo che la carenza complessiva di semiconduttori andrà ora alla deriva nel 2024 dalle nostre stime precedenti nel 2023. Altre carenze ora colpiscono anche i macchinari di produzione e l’incremento della capacità produttiva sarà problematico“.
Finora, la carenza di semiconduttori ha avuto un grave impatto sulla produzione automobilistica globale, aggravando la crisi di produzione legata alle interruzioni delle catene logistiche. AutoForecast Solutions ha nuovamente abbassato le stime di produzione per il 2022 sulla base di questi fattori.
L’azienda ora prevede che la produzione in Nord America e nella regione Asia-Pacifico diminuirà del 2% a 14,82 milioni e 46,68 milioni di unità, rispettivamente. In Europa, le stime di produzione occidentale e orientale si attestano ora a 11,16 milioni e 6,26 milioni. Nel frattempo gli utili saranno leggermente inferiori, nel primo trimestre, rispetto a quanto previsto prima.
Anche un altro produttore di chip, ARM, si attende che la crisi non si sia ancora completamente esaurita e che la coincidenza fra maggiore domanda del settore auto e problemi logistici diffusi farà proseguire la crisi anche successivamente, e che la scarsità di semiconduttori proseguirà ancora per un paio d’anni.
Tratto da: scenarieconomici