L’arma utilizzata per assasinare quello che viene descritto come il principale scienziato nucleare iraniano, Mohsen Fakhrizadeh, venerdì è stata fabbricata in Israele, affermano i media statali iraniani. Teheran aveva precedentemente accusato Israele di essere dietro l’assassinio. I “resti dell’arma” dal luogo dell’attentato fuori Teheran recano “il logo e le specifiche dell’industria militare israeliana”, ha detto una fonte informata dei fatti all’emittente iraniana in lingua inglese, Press-TV. I massimi funzionari iraniani hanno accusato Israele di aver ideato l’omicidio di Fakhrizadeh e hanno promesso “dura vendetta”.

Tel Aviv ha negato qualsiasi coinvolgimento, con il ministro dell’intelligence Eli Cohen che ha affermato di non sapere chi ci fosse dietro l’attacco. Tuttavia, Cohen ha confessato di non aver versato una lacrima per la morte di Fakhrizadeh, fatto che, secondo lui, ha reso il mondo un posto più sicuro. “Chiunque prenda parte attiva nella creazione di un’arma nucleare (in Iran) è un morto che cammina”, ha detto a Army Radio. Israele ha incolpato Teheran per anni di lavoro per la creazione di un’arma nucleare, mentre ha anche etichettato Fakhrizadeh come capo del programma.

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L’Iran insiste sul fatto che i suoi sviluppi nucleari sono esclusivamente di natura pacifica. Press-TV non ha specificato il tipo di armi utilizzate nell’attentato allo scienziato, affermando solo che l’attacco ha coinvolto “almeno un’esplosione e un fuoco di mitragliatrice”.

Diversi resoconti dell’assassinio sono circolati nei media iraniani. Secondo uno scenario, l’operazione è stata effettuata da una squadra di commando di 12 uomini, mentre un altro ha affermato che il corteo di Fakhrizadeh è stato attaccato con una mitragliatrice telecomandata da circa 150 metri di distanza.

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Fonte: RT

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