“Rinascita-Scott? Ci ha consentito di fare passi giganti nella conoscenza della ‘Ndrangheta”
“Le mafie sono presenti dove c’è da investire denaro e potere. Il settore della sanità ricopre mediamente il 75% del bilancio regionale e quindi non solo le mafie in senso stretto ma anche i poteri forti sono interessati alla sanità”. E’ intervenuto così ieri sera a Piazzapulita, in onda su La7, il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri presentando il suo ultimo libro, scritto a quattro mani insieme al professore e scrittore Antonio Nicaso,“Ossigeno Illegale” (ed. Mondadori). Questo, ha evidenziato Gratteri, avviene “non solo in termini di vendita di prodotti e attrezzature ma anche in termini di assunzioni perché la sanità produce pacchetti di voti”. Sempre in tema Coronavirus il presentatore Corrado Formigli ha chiesto se la crisi provocata dalla pandemia può in qualche modo rappresentare un’opportunità di mercato per la ‘Ndrangheta. “Ci sono famiglie che da generazioni vivono lavorando in nero, nel momento in cui c’è un blocco che non si può più uscire di casa quei 30-40€ al giorno non arrivano e fin quando la farraginosità della pubblica amministrazione non si muove facendo arrivare i soldi, la ‘Ndrangheta molto spesso si sostituisce allo Stato e porta viveri e denaro alle famiglie”, ha spiegato il magistrato. Si tratta di “spese irrisorie per un capo mafia – ha continuato – e quando sarà il momento di votare quella famiglia ricorderà quel soggetto che gli è stato concretamente vicino e voterà per il candidato prescelto dal capo mafia. Anche perché il capo mafia è presente sul territorio tutto l’anno a differenza del politico che sta sul territorio solo in periodo di campagna elettorale. Poi – ha aggiunto Gratteri – c’è una parte che riguarda i ristoratori e gli albergatori, una delle categorie più colpite dalle conseguenze del Coronavirus, la ‘Ndrangheta che possiede liquidità ricicla denaro tramite queste attività. E’ già avvenuto in passato e ora comincia un processo di accelerazione perché la crisi si fa sentire”. “E purtroppo non è possibile prevenire questo fenomeno, si arriva sempre dopo”. Il capo della Dda di Catanzaro ha poi risposto a una domanda sulla maxi-inchiesta “Rinascita-Scott” da lui condotta contro le cosche di ‘Ndrangheta del Vibonese e i loro sodali, tra i quali esponenti del mondo politico e dell’imprenditoria. “Se Rinascita-Scott è il processo della mia vita? No, non lo è perché è dal 1986 che mi occupo di criminalità organizzata, ma è una pietra miliare che ci ha consentito di fare passi giganti nella conoscenza della ‘Ndrangheta”. A questa inchiesta Gratteri ha detto di aver “lavorato dal giorno del mio insediamento nel 2016”.
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Gratteri ha poi sottolineato l’importanza del processo (ieri i 355 imputati che hanno optato per il rito ordinario sono stati tutti rinviati a giudizio). “Il Rinascita-scott è importante perché parliamo di centinaia di persone imputate per reati gravissimi che riguardano interi territori, c’è molta pubblica amministrazione coinvolta in questo processo, ci sono professionisti, e quindi c’è un rapporto di connessione in senso stretto e la cosiddetta zona grigia dei colletti bianchi”. E sugli investimenti della ‘Ndrangheta in Italia e nel mondo ha affermato: “La ‘Ndrangheta è l’unica mafia presente in tutti i continenti, è l’unica mafia che riesce a insediarsi in tutto il mondo. E’ un problema mondiale ma la testa è ancora in Calabria perché per aprire un locale di ‘Ndrangheta in qualsiasi parte del mondo è necessaria l’autorizzazione dell’azienda madre, come un franchising. In Europa non comprano solo le mafie italiane, ma anche quelle sudamericane ritengono più conveniente investire in Europa, perché è un grande supermercato, una prateria”. A fine intervista Nicola Gratteri ha poi detto di sentire lo Stato vicino affermando che presto, il 15 dicembre, verrà inaugurata a Lamezia Terme l’aula bunker, “partita per celebrare il processo Rinascita-Scott, perché non esisteva un’aula così grande in Calabria, ma ora potrà essere usata per altri processi”.“E il prossimo anno inaugureremo anche la nuova procura”, ha concluso.
Tratto da: Antimafiaduemila
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