Conflitto fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza e il nucleare iraniano. Sono questi alcuni dei temi caldi dell’incontro odierno fra il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov (in foto) , e il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in Islanda.
A confermare gli argomenti è stato il viceministro degli Esteri della Federazione Russa Sergej Rjabkov in un briefing con la stampa. La Russia è in contatto con gli Stati Uniti a vari livelli sul problema dell’esacerbazione tra Israele e Palestina, ha detto Rjabkov. “Siamo in contatto con il loro inviato speciale per il Medio Oriente, Hadi Amr. Questi contatti si svolgono in modo piuttosto intenso. Inoltre, le discussioni si svolgono ad altri livelli. Inutile dire che questo argomento è tra i principali argomenti nell’incontro di oggi tra Lavrov e Blinken“, ha detto Rjabkov.
Secondo Rjabkov, il colloquio odierno darà uno slancio politico per raggiungere un compromesso comune sull’accordo nucleare iraniano.
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Ryabkov ha aggiunto che la Russia è favorevole a sincronizzare i passi di Stati Uniti e Iran, che le parti stanno adottando per tornare all’attuazione del Piano d’azione globale congiunto sul programma nucleare iraniano (Jcpoa). “Il ritorno degli Stati Uniti nel Jcpoa è la questione principale che, dal nostro punto di vista, richiede una soluzione. Allo stesso tempo, i negoziati a Vienna coprono anche tutti gli aspetti relativi al ritorno dell’Iran al rispetto dei requisiti dell’accordo nucleare. Abbiamo sostenuto e siamo favorevoli a sincronizzare questi passi, anche se sappiamo che la parte iraniana ritiene necessario e importante che gli Stati Uniti aboliscano tutte le sanzioni“, ha detto il viceministro.
Blinken, tuttavia, inserirà durante i colloqui con Lavrov anche il tema del gasdotto Nord Stream 2, in fase di completamento fra Germania e Russia. Il dossier è sicuramente un duro terreno di confronto fra i due Paesi, come specificato anche dallo stesso Rjabkov nel corso del briefing. “Non discutiamo di questo argomento con gli statunitensi a livello bilaterale. Riteniamo illegali tutte le sanzioni Usa applicate contro di noi. Non conduciamo alcun dialogo sui criteri per revocarle per ragioni di principio“, ha detto Rjabkov.
Tratto da: Antimafiaduemila
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