Tratto da: L’Antidiplomatico
Il Times of India informa che Russia ed India stanno per firmare un mega contratto per la fornitura di petrolio russo a forte sconto a vantaggio del compratore.
La missione permanente cinese presso la UE ha risposto all’invito del segretario generale della NATO a condannare l’operazione speciale russa in Ucraina: “Non dimenticheremo mai chi ha bombardato la nostra ambasciata in Jugoslavia. E non abbiamo bisogno di lezioni sulla giustizia da parte di un trasgressore del diritto internazionale”.
Mi pare che le cose siano abbastanza chiare: è davvero difficile sostenere l’ipotesi ideale dell’isolamento della Russia quando un paese da 1,4 miliardi di persone (la Cina) la sostiene non solo economicamente ma anche politicamente mentre un altro paese da 1,2 miliardi di persone (l’India) firma contratti enormi nel settore energetico.
Poi se si vuole si può continuare a baloccarsi sulle dichiarazioni dei servizi segreti inglesi (quel paese che ci mise 80 giorni a sgomberare due isolette da 2000 abitanti contro un esercito di un paese alla fame, l’Argentina) sulla certa sconfitta della Russia in Ucraina o sulle cavolate dei corifei del regime occidentali (dal Financial Times alla Repubblica è tutto un florilegio di propaganda) e a sognare la prossima sfilata delle truppe Nato sulla Piazza Rossa di Mosca e l’implosione della Russia in almeno un altra ventina di stati fantoccio eterodiretti da Washington.
Ma la realtà è un’altra: la Russia sta stravincendo questa guerra sia sul piano politico-diplomatico che sul campo militare (mai dimenticare che l’Ucraina è un paese più vasto di Germania e Francia unite e che quelle che su una cartina appaiono come piccoli avanzamenti sono grandi quanto una provincia italiana media).
Qualcun altro invece si può baloccare sognando default affamatori che mai arriveranno. Sarebbe certo più utile studiare un po’ di economia così magari si capisce che eventualmente ci sono default e default, e che il default di un paese che non controlla la propria valuta e che ha necessità di importare tutto è ben diverso dal default eventuale (e che non arriverà) di una nazione che è insostituibile nel mercato del cibo e dell’energia che sono la base di tutto. Piuttosto bisognerà concentrarsi sul default di chi ha sequestrato le riserve valutarie dello stato in questione che quello si è un default e anche dei più gravi, perchè lo fa chi ha necessità di importare tutto e ha 500 milioni di bocche da sfamare (parlo dell’Europa?).
Ora, le cose sono due, bisogna evitare le fughe in avanti irresponsabili di un élite (la nostra) sconfitta sul campo e dunque evitare una entrata in guerra che sarebbe folle.
Fatto questo, quello che arriverà sarà brutto davvero, siamo un promontorio dell’Eurasia (sto citando la Yorcenar) superaffollato e povero di materie prime. Come si fa a mangiare? Come si fa a produrre senza energia? Sapete, con il dollaro e con l’Euro non si mangia, sono pezzi di carta che hanno oltretutto perso agli occhi del mondo il valore più importante: la fiducia.
Game Over, Occidente.
Tratto da: L’Antidiplomatico
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