Per gli abitanti del porto toscano è a rischio la sicurezza della zona e l’urgenza del progetto rischia di essere pericolosa
Non sono pronti ad accogliere il rigassificatore nel porto di Piombino e non fanno nulla per nasconderlo: gli abitanti della cittadina toscana, dal cui porto ogni giorno partono oltre 100 navi, hanno costituito un comitato per dire “no” all’opera. E hanno mandato una lettera all’Unione Europea in cui spiegano come il pescaggio del porto sia di soli 20 metri e che vi sia un’unica via di accesso.
Il timore è che al primo problema possa crearsi una sorta di camera di compressione che porterebbe a un disastro analogo a quello accaduto a Beirut due anni fa. Inoltre i cittadini lamentano che l’urgenza del progetto abbia “aggirato” la VIA, la Valutazione d’Impatto Ambientale. Gli abitanti di Piombino chiedono che le operazioni avvengano in sicurezza, “rispettando norme che tutelino diritti costituzionali come la salute, l’integrità fisica delle persone e dell’ambiente”.
Tratto da: Affaritaliani
Foto del porto di Piombino, fonte: quinewselba
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