Di Thierno Mbengue e Miriana Mastrangelo
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è tornato martedì sera da una breve visita al presidente del Senegal Macky Sall. Renzi, secondo quanto scritto da “La Verità”, è partito dalla Spagna lunedì, su un volo della compagnia privata “Italfly aviation” di Trento. Il volo sarebbe stato organizzato da un gruppo di industriali bresciani che hanno poi preso parte anche alla cerimonia che si è svolta la sera stessa in ambasciata alla quale erano presenti altri imprenditori privati, diplomatici e lavoratori appartenenti all’ambito della cultura e della cooperazione. Una cinquantina di persone in tutto.
Anche Renzi è stato presente alla cerimonia, ma non prima di aver incontrato Tony Blair, l’ex premier laburista che lui stesso definisce come un leader straordinario.
Martedì è invece avvenuto l’incontro col presidente senegalese, che aveva già conosciuto nel 2015 al vertice europeo sui migranti. Proprio in questo periodo Macky Sall è al centro di manifestazioni da parte della popolazione, che contesta il suo governo. Questi disordini, iniziati con l’arresto dell’oppositore Ousmane Sonko, accusato di stupro, sono continuati per settimane contro la politica del presidente della Repubblica Senegalese che ha dimostrato negli anni di essere, a parere dei giovani Senegalesi, una “democrazia fantoccio”.
È lo stesso Renzi che ci ha raccontato il suo viaggio tramite un post sui social, in cui scrive: “Cinque anni fa sono stato il primo premier a visitare alcuni paesi africani subsahariani, tra cui il Senegal. Credevo e credo che l’Italia debba investire molto in Africa: inutile dire che dobbiamo aiutarli a casa loro se poi tagliamo su cooperazione allo sviluppo e lasciamo le infrastrutture ai cinesi”. L’ex premier ha annunciato poi i suoi incontri con Macky Sall e Tony Blair ed ha dichiarato che l’indomani sarebbe stato presente in Senato, dichiarazioni che non dovrebbero per niente rassicurarci.
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A quanto pare in questo incontro: “Non c’erano soldi in ballo stavolta, ma una relazione da coltivare” (n.d.r. Il Fatto Quotidiano), ma se pensiamo a questa mancanza di “soldi in ballo” e la uniamo alle parole dell’ex presidente del Consiglio, non possiamo fare altro se non domandarci quali risvolti avrà in futuro questo incontro? Quali conseguenze avranno queste relazione da coltivare o alleanze? Parliamo di un incontro che in pochi anni potrebbe aggravare la situazione economica già pessima in Senegal, in quanto come sappiamo è un paese con una forte presenza di multinazionali estere, tra le italiane Blue fish, Frutta Italia sa, Isle worldwide sa e tante altre tra cui anche aziende internazionali. Inoltre non dobbiamo dimenticarci di considerare la situazione economica sociale e politica del paese, in cui potrebbe aumentare il malcontento già presente nella popolazione. Quest’ultima ha espresso la propria insoddisfazione attraverso le proteste avvenute un paio di settimane fa, proteste che come abbiamo detto prima sono le conseguenze di una politica che non fornisce alcuna garanzia o sostegno al popolo, ma che anzi negli anni ha dimostrato con l’aderenza a vari trattati di non favorire e di non impegnarsi al fine di un miglioramento economico sociale.
Sarà questo incontro con Renzi l’ennesimo atto del presidente Macky Sall volto a tutelare gli interessi dei pochi eletti a discapito della popolazione?
Tratto da: Antimafiaduemila
171 thoughts on “Renzi in Senegal: nuovi accordi economici in arrivo?”
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