Vladimir Putin: ”Finita l’era del mondo a dominio statunitense”

Vladimir Putin: ”Finita l’era del mondo a dominio statunitense”

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E attacca l’Ue: “Sta perdendo in competitività per le sanzioni contro di noi”. Mosca: “Ucraina con i confini di prima non c’è più”

Tratto da: Antimafiaduemila

I nostri partner in Occidente minano intenzionalmente le fondazioni internazionali in nome delle loro illusioni geopolitiche“. “Si gioca solo in una parte del campo” ma a queste condizioni il “mondo è instabile” e “’Europa va verso un’ ondata di radicalismo e cambio di élite”. A dirlo è Vladimir Putin durante il Forum di ieri a San Pietroburgo in un lungo discorso alla sessione plenaria alla quale hanno assistito, via streaming, anche l’omologo cinese Xi Jinping e quello egiziano Abdel Fatah al-Sisi. Nel suo intervento Putin non ha risparmiato parole dure contro gli Stati Uniti e le loro mire imperialiste.
Gli Usa pensano di essere l’unico centro del mondo”, ha affermato. Una volta “dichiarata vittoria nella Guerra fredda“, gli Stati Uniti hanno dichiarato “sacri” i loro interessi.
Parole anche sulle sanzioni contro la Russia: “Sono folli e sconsiderate, il loro scopo è schiacciare l’economia della Federazione russa ma non hanno funzionato“. “Le oscure previsioni relative all’economia russa, tenute all’inizio della primavera, non sono corrette. La struttura delle sanzioni occidentali è stata costruita sulla falsa tesi che l’economia della federazione russa non sia sovrana”, ma, ha precisato, “la Russia non seguirà mai la strada dell’autarchia, nonostante i sogni dell’Occidente“. Per il capo del Cremlino, la comunità europea sta “perdendo in competitività a causa delle sanzioni contro la Federazione Russa” e subirà “negli anni a seguire un rallentamento della crescita economica“. È però, a suo dire, un dato di fatto che “la Ue ha finalmente perso la sua sovranità politica“. E sull’adesione dell’Ucraina alla UE Putin ha commentato che “non abbiamo nulla in contrario. Non si tratta di un blocco militare. E’ un diritto di ogni paese di aderire ad un’unione economica”.
Ha anche affermato che “il trend negativo dell’economia globale non è legato all’operazione speciale in Ucraina”. E ha ricordato che è stato difficile decidere di avviarla ma era necessario.
Putin ha quindi parlato proprio dell’”operazione speciale” i cui obiettivi, ha assicurato, “saranno realizzati“.  “L’operazione speciale della Russia in Ucraina è la decisione di uno Stato sovrano basata sul diritto di garantire la sua sicurezza“, ha precisato.
Sulla questione grano il presidente ha sottolineato che Mosca “accoglie con favore l’invito dell’Onu per il dialogo sulla sicurezza alimentare” aggiungendo che “ci sono 5-6 opzioni per l’esportazione del grano ucraino” ma è necessario “lasciare che le autorità di Kiev decidano da sole come farlo senza farsi orientare” dai paesi “d’oltreoceano“. Secondo Putin “il volume delle forniture di grano può crescere fino a 50 milioni di tonnellate“. Ma ha anche detto che “i soldi del grano ucraino potrebbero servire per acquistare armi”.
Il discorso di Putin, in più parti, è un duro attacco all’Occidente. “Tutto quello che succede nel mondo non è il risultato degli eventi degli ultimi mesi, inclusa l’operazione speciale , ma tutto ciò ha radici profonde per l’irresponsabile politica del G7“. Il capo del Cremlino ha definito senza mezzi termini la politica occidentale “predatoria e coloniale“.
E sui rapporti con la Cina ha chiosato: “L’interesse alla cooperazione non nasce dalla attuale situazione geopolitica ma perché è un Paese di grandi potenzialità”. La Russia “non si aspetta che la Cina la assecondi o la accompagni in tutto”, ha detto Putin. “La Russia si aspetta che in Occidente prevalga il buon senso“, e che si capirà che “la Russia deve essere rispettata“.

 

Mosca: “L’Ucraina con i confini di prima non c’è più


Tornando sulla situazione della guerra in Ucraina, il capo della squadra negoziale con la Russia sulla guerra, David Arahamiya, ha affermato che l’Ucraina potrebbe riprendere “a fine agosto” i colloqui con i russi, sospesi di fatto dopo i colloqui a Istanbul il 29 marzo, dopo una serie di controffensive in alcuni posti. E, ancora, ha detto Arahamiya, “non vogliamo condividere i nostri piani con i russi ma penso che condurremo una controffensiva in alcuni luoghi“.
Nel frattempo, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un’intervista a Sky News Arabia, citata dall’agenzia Ria Novosti, ha detto che “l’Ucraina che conoscevamo, all’interno di quei confini, non c’è più. E non lo sarà più”. Nel frattempo è stata colpita da missili russi nella notte la raffineria di petrolio di Kremenchuk, a sud-est di Kiev, per il momento non si sa se ci sono vittime, come ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale di Poltava Dmytro Lunin, riportato da Ukrinform. “Kremenchuk è di nuovo sotto attacco. Da 6 a 8 missili russi hanno colpito la raffineria e altre infrastrutture“, ha affermato Lunin invitando la popolazione a restare nei rifugi.
Nella notte anche la regione di Odessa è stata attaccata dall’esercito russo con missili da crociera, i razzi sono stati abbattuti dalla contraerea ucraina, ha riferito il Comando operativo Sud di Kiev citato da Unian. “Due missili Onyx lanciati dal complesso costiero nel territorio della Crimea occupata sono stati distrutti in aria dall’unità di difesa aerea“, si legge nella nota del Comando.
L’esercito russo attacca con colpi di artiglieria e missili le posizioni delle truppe ucraine e le infrastrutture civili vicino a Lysychansk, Metiolkino, Ustynivka e Voronove, nel Lugansk. Passando a Severodonetsk, unità militari di Mosca hanno cercato di effettuare operazioni di assalto al di fuori della città, ma sono state respinte: afferma l’ultimo rapporto dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine citato da Ukrinform. Attacchi aerei sono stati lanciati nelle aree di Syrotyne e Borivske, nella regione di Lugansk. “Sono stati lanciati attacchi aerei nelle aree di Syrotyne e Borivske. I nostri difensori hanno respinto con successo l’assalto nei pressi di Syrotyne e Metiolkine. L’occupante si è ritirato sulle sue posizioni precedenti. Così come nei pressi di Hirske“, ha scritto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai.

Foto © Imagoeconomica

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