Le inchieste delle Procure di Messina, Catania e La Spezia sui traffici di armamenti

Le inchieste delle Procure di Messina, Catania e La Spezia sui traffici di armamenti

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Da una conversazione intercorsa tra individui riconducibili all’Autoparco di Via Salomone a Milano e intercettata dagli uomini del GICO (Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza di Firenze, la Procura di La Spezia avviò nel 1995 delle indagini su un presunto traffico di armamenti.
I magistrati, coadiuvati dai militari del GICO di Firenze, disposero degli accertamenti su Rosario Cattafi e sull’uomo a cui Cattafi aveva fatto da testimone di nozze, Filippo Battaglia, avvocato, già impiegato del consorzio autostradale Messina-Catania, successivamente diventato mediatore internazionale nel settore delle armi. Pochi anni prima altre due Procure della Repubblica, quella di Catania e quella di Messina, avevano già avviato inchieste su presunti traffici di armi in cui comparivano i nomi di Cattafi e Battaglia.

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Il GICO di Firenze utilizzò quindi gli elementi emersi dalle indagini siciliane e li condensò in un’informativa che fu presentata alla Procura di La Spezia il 3 aprile 1996. Nell’informativa venivano evidenziati i rapporti tra Rosario Cattafi ed individui appartenenti a diverse realtà fra loro in contatto: aziende produttrici di armi (come la Oto melara e la Breda), entità politiche, criminalità organizzata e magistratura. Le indagini della Procura ligure e del GICO fiorentino proseguirono fino a dividersi in tre tronconi: il primo sui presunti traffici di armamenti bellici, il secondo sugli appalti delle Ferrovie dello Stato per l’Alta Velocità e infine il terzo sulla presunta corruzione di alcuni magistrati.
Le inchieste portarono all’emissione di misure cautelari per uomini che ricoprivano incarichi di massimo rilievo, come il banchiere Francesco Pacini Battaglia e l’allora amministratore delegato della Oto melara Pierfrancesco Guarguaglini. Tuttavia, poco tempo dopo gli arresti, le misure cautelari a carico di Pacini Battaglia e Guarguaglini furono annullate, il dirigente del GICO di Firenze fu trasferito e l’inchiesta spezzina, dopo esser stata smembrata, fu trasferita in altri distretti giudiziari.
(16 Marzo 2021)

Fonte: Movimento Agende Rosse, antimafiaduemila

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