Il 31 maggio 2022, la RM 3 è stata la prima nave mercantile a lasciare il porto di Mariupol, con il suo carico, dall’inizio dell’Operazione Militare Speciale russa in Ucraina.
Il 30 maggio 2022 ci trovavamo nel porto di Mariupol per assistere al carico di rotoli di lamiere d’acciaio sull’RM 3. Questo carico era stato ordinato da un’azienda italiana allo stabilimento Ilych, di proprietà dell’oligarca ucraino Rinat Achmetov, prima dell’operazione militare speciale.
Ma con lo scoppio delle ostilità e l’inizio della Battaglia di Mariupol, queste bobine d’acciaio sono rimaste sui moli del porto, senza possibilità di essere inviate al loro acquirente.
Ora che la battaglia per Marioupol è finita, il porto è stato completamente sgomberato dai soldati russi (la cui sicurezza è assicurata dalla Flotta del Mar Nero), e le gru non sono state danneggiate dai combattimenti, Russia e DPR (Repubblica Popolare di Donetsk) hanno deciso di evadere l’ordine.
I rotoli di lamiera d’acciaio sono stati caricati sull’RM3, che ha lasciato il porto di Mariupol il giorno successivo (mentre tutte le pratiche burocratiche erano in corso), con le sue 2.300 tonnellate di carico, diretta a Rostov sul Don, in Russia. La nave è stata scortata da navi della flotta russa del Mar Nero per garantirne la sicurezza.
I rotoli di lamiere d’acciaio verranno poi trasferiti su un’altra nave che trasporterà il prezioso carico in Italia.
Guardate il reportage girato in loco, con sottotitoli in francese:
http://odysee.com/@donbassinsider:b/marioupol-bateau-cargaison-31052022:f
Abbiamo quindi potuto assistere ai lavori di salvataggio della nave comando della Marina ucraina “Donbass”, che è stata affondata dai soldati ucraini nel porto di Mariupol. I soldati russi stanno ispezionando la nave per determinare dove si trova la falla, al fine di scegliere l’opzione migliore per sollevarla e poi ripararla. Una volta riparata, la “Donbass” entrerà a far parte della flotta della DPR.
I soldati della flotta russa del Mar Nero ci hanno poi permesso di accompagnarli in una delle loro missioni di sorveglianza della zona marittima tra il porto di Mariupol e la fabbrica Azovstal, a bordo di due cannoniere. Questa è stata un’opportunità per avvicinarsi abbastanza al complesso industriale, che è ancora in fase di sminamento e scavo.
L’invio di questo primo carico marittimo dal porto di Mariupol dimostra che la Russia non sta affatto bloccando i porti del Mare d’Azov, contrariamente a quanto si può leggere dai media ucraini e occidentali. Al contrario, è la Russia che ha rimosso le mine che erano state posate dai soldati ucraini e che garantisce la sicurezza sia del porto di Mariupol che delle navi che vi entrano ed escono.
Il rilancio del porto di Mariupol è importante sia per portare facilmente in città i materiali da costruzione di cui ha bisogno per ricostruire, ma anche per inviare le merci che verranno prodotte una volta riparate le fabbriche, e quindi per rilanciare la sua economia.
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Articolo di Christelle Néant pubblicato su Donbass Insider il 3 giugno 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia
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