“Non voglio essere servito da lei perché è nera”. A pronunciare questa frase, dal contenuto razzista, sarebbe stato un cliente di un supermercato della catena Unicoop di Pistoia. La denuncia dell’ennesimo episodio di matrice xenofoba arriva dai sindacati Filcams Cgil e Rsu. “Un cliente – scrivono in una nota Filcams Cgil e Rsu -, davanti al banco gastronomia, in presenza di altri clienti e degli addetti, ha affermato di non voler essere servito dall’addetta, in quel momento disponibile, perché nera”.
“Chiediamo alla cooperativa di agire nei confronti di questo ‘cliente’, nelle modalità opportune per la tutela dei propri dipendenti. Così ribadiscono i sindacati – Siamo convinti che ogni episodio di razzismo vada denunciato. Lasciar correre’ significa accettare un modo di pensare che accettabile non può essere. Siamo tutti uguali, ognuno con le proprie caratteristiche fisiche, ma con gli stessi diritti, come dispone la nostra Costituzione agli articoli 2 e 3, nei suoi principi fondamentali. Per quanto ci riguarda esprimiamo solidarietà e vicinanza nei confronti della nostra collega oggetto dell’attacco razzista”.
Unicoop Firenze esprime “piena solidarietà alla lavoratrice e ribadisce la sua condanna nei confronti di ogni atto e comportamento di discriminazione razziale”. La cooperativa, si legge in un comunicato, “ha a cuore il benessere di tutti i propri dipendenti senza i quali non potrebbe garantire servizi di qualità ai soci e clienti che, quotidianamente, frequentano i punti vendita. Unicoop Firenze dichiara che simili atteggiamenti non possono essere tollerati. Ribadisce inoltre la centralità della tolleranza e del rispetto reciproco come valori fondanti all’interno dell’impresa e nel più ampio contesto sociale”.
Anche la diocesi di Pistoia si è espressa a riguardo
Sulla vicenda interviene anche la diocesi di Pistoia. “In merito al fatto denunciato da Filcams Cgil e dalle Rsu del negozio Unicoop di Pistoia, la Diocesi esprime dispiacere per l’episodio che richiama l’attenzione sul latente clima di razzismo e xenofobia che si respira negli ultimi anni nel paese. Un episodio certamente isolato e al tempo stesso da non sottovalutare, avvenuto in un contesto di accoglienza diffusa da parte di una città e un territorio che invece hanno grande cuore. Il prossimo autunno porterà inevitabilmente con sé molte preoccupazioni, dovute agli effetti, economici, sanitari, psicologici del Covid-19, che ancora attanaglia le nostre vite. In questo quadro sarà quanto mai facile cercare dei capri espiatori nei più deboli e fragili. Teniamo dunque alta la guardia, in gioco c’è la nostra umanità”.
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Fonte: la repubblica
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