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La Camera oggi ha approva il Decreto Ucraina con 391 voti a favore, 19 contrari e 11 astenuti. Il decreto prevede tra i vari punti l’invio di armi a Kiev, l’incremento delle spese militari, interventi umanitari e la possibilità per i giornalisti in Ucraina di acquistare giubbotti antiproiettile.
In particolare, l’Odg 9/3491-A/35 impegna il governo ad avviare l’incremento delle spese per la Difesa verso il traguardo del 2 per cento del Pil. Ovvero, passare dai 25 miliardi l’anno attuali (68 milioni al giorno) a 38 miliardi l’anno (104 milioni al giorno!!!), in base ai dati forniti dal ministro Guerini. Altro che presunto debito che non ci permette di fare spese per il sociale, qua parliamo di un aumento di spesa spropositato vista la situazione economico/sociale attuale. “Saranno soldi che serviranno per comprare armi e per aumentare gli organici delle nostre forze armate, ormai anacronistici, da circa 150 mila soldati” sottolinea oggi La Stampa. Che non ci dicano poi che non ci sono i soldi per la sanità, la scuola o le pensioni.
Anche Francia e Germania nella corsa al riarmo
Già a fine Febbraio in un discorso storico al Bundestag, il cancelliere Olaf Scholz aveva annunciato misure fino a qualche giorno prima impensabili per i tedeschi: innanzitutto un fondo speciale da 100 miliardi per rafforzare la Bundeswehr, oltre a portare l’ivestimento bellico ad oltre il 2% del Pil per ogni anno. Ma non solo, dopo le posizioni più contrarie all’escalation nei confronti della Russia anche la Germania ha preso la decisione di inviare armi all’Ucraina.L
Nemmeno la Francia sta a guardare; Macron oggi esorta a prepararsi a una grande guerra in Europa. “Le nostre forze sono l’unico esercito a tutti gli effetti nel continente europeo. Dobbiamo aumentare gli investimenti per essere preparati a un possibile conflitto armato ad alta intensità che potrebbe scoppiare nel nostro continente”.
L’asse franco-tedesco che si era dimostrato contro la guerra sta venendo meno?
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Fonte foto: zdf.de
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