Piacenza. Perquisizioni e arresti per gli operai della Tnt

Piacenza. Perquisizioni e arresti per gli operai della Tnt

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Questa mattina 25 operai della Tnt sono stati portati in Questura dopo aver subito perquisizioni nelle proprie case, due coordinatori del Sicobas sono invece stati arrestati e posti agli arresti domiciliari con le accuse di resistenza aggravata per gli scioperi alla Tnt di 13 giorni contro “l’arroganza” della FedEx che si conclusero con un accordo in Prefettura.

La sera del 1° febbraio 2021 la Polizia aveva lanciato lacrimogeni sugli scioperanti per disperdere il picchetto con lo scopo di far uscire una quarantina di veicoli industriali.

Nelle prossime ore un comunicato darà maggiori informazioni sulla situazione e sulle iniziative che saranno messe in campo.

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La Procura di Piacenza non è nuova all’accanimento contro i lavoratori della logistica.

Era il 23 gennaio del 2019 quando dodici lavoratori dell’hub piacentino di TNT, in gran parte iscritti all’Usb, vennero prelevati dalle loro abitazioni con un provvedimento di “divieto di dimora” nel comune di Piacenza, provvedimenti direttamente legati alle lotte contro l’artificioso licenziamento del lavoratore Saad Mansour e gli atti repressivi esercitati con centinaia di lettere di contestazione disciplinari.

Questa sorprendente ordinanza si basava su accuse risibili avanzate da parte di responsabili della coop che fornisce forza lavoro alla FEDEX/TNT i quali lamentavano minacce e insulti dei lavoratori colpiti da questi provvedimenti.

Tratto da: Contropiano.org

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