Dal Camerun, allo Yemen fino ad arrivare alle Filippine e la Siria. Negli Stati del globo in cui si vivono i più gravi teatri di guerra è stato proclamato il cessate il fuoco. In questo momento c’è un “nemico” più grande: il Coronavirus. Lunedì scorso era stato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ad appellarsi a tutte quelle nazioni in guerra, affinché cessassero le ostilità. Secondo fonti del Palazzo di Vetro di New York, l’appello del segretario generale dell’Onu era rivolto prevalentemente in quei territori di guerra che sono più esposti al Covid-19. Parole che potevano cadere nel dimenticatoio, invece è arrivata una risposta.
Nello Yemen, dove da cinque anni è in corso una guerra, l’inviato Onu, Martin Griffiths, ha rilevato le “risposte positive” per un cessate il fuoco e per una pausa umanitaria giunte sia dai ribelli houthi sia dal governo yemenita.
Ugualmente in Camerun, dove i ribelli anglofoni delle Forze di difese camerunensi del Sud (Socadef) hanno deciso di proclamare il cessate il fuoco per affrontare l’emergenza Coronavirus. Anche nelle Filippine, il Partito comunista delle, insieme al governo, hanno fermato i conflitti. Infine in Siria le Forze democratiche (Sdf) si sono rese disponibili “a fermare ogni azione militare” nel nord-est del Paese. E contemporaneamente il Segretario generale Guterres ha invitato gli altri protagonisti del conflitto siriano a fare lo stesso.
Secondo fonti diplomatiche, come riportato dal quotidiano “La Repubblica“, vi sarebbe un “progetto” di risoluzione, da parte delle cinque nazioni permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riguardo l’effetto dell’emergenza Coronavirus. Un’iniziativa che sarebbe stata presa dalla Francia. Proprio su Twitter, il presidente Emmanuel Macron ha parlato di “nuova, importante iniziativa” per contrastare la pandemia, che sarebbe state presa in comune accordo con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Ma vi sono anche delle problematiche da risolvere.
La Russia avrebbe espresso delle perplessità sul fatto che il Consiglio di Sicurezza si occupi di sanità. C’è poi l’atto d’accusa degli Stati Uniti che insistono nel dare la colpa della pandemia alla Cina. Questioni che, apparentemente, potrebbero rendere più difficile l’adozione di una risoluzione.
Tratto da: Antimafiaduemila