A renderlo noto la compagna del giornalista Stella Morris
Papa Francesco ha scritto un messaggio al fondatore di Wikileaks, Julian Assange, che gli Usa vogliono processare e condannare a pene fino a 175 anni di carcere e che il Regno Unito tiene in cella in attesa che si risolva la contesa giudiziaria con Washington. E’ stato padre Dan, pastore anglicano cha svolge la missione da cappellano nel carcere londinese di Belmarsh, a consegnare la lettera del Pontefice al detenuto. Lo si legge sul sito di Articolo 21, l’associazione che si batte per la libertà di informazione. A riferire della lettera è stata Stella Moris, compagna del giornalista. “Dopo una notte difficile, Julian si è svegliato questa mattina – ha scritto Moris su twitter domenica scorsa – con un messaggio gentile e personale di Papa Francesco consegnato alla porta della sua cella dal prete della prigione.
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La nostra famiglia desidera esprimere la nostra gratitudine ai molti cattolici e altri cristiani che si battono per la sua libertà”. Il contenuto del messaggio non è stato rivelato. “Il gesto del Pontefice non è passato inosservato a Washington, dove il nuovo presidente, il cattolico Joe Biden, nei giorni scorsi ha dato mandato ai legali del governo di presentare ricorso contro la mancata estradizione di Assange dal Regno Unito, dove il fondatore di Wikileaks si trova in detenzione in attesa che vengano affrontate svariate questioni giudiziarie legate al suo caso”, si legge sul sito di Articolo 21. Assange si trova tuttora in cella nonostante il no all’estradizione giunto dal tribunale di Londra.
Tratto da: Antimafiaduemila
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