Iniziata ieri mattina a Perugia l’udienza preliminare dell’ex presidente dell’Anm
Chiesto il processo per l’ex pg della Cassazione Riccardo Fuzio
E’ iniziata ieri mattina, davanti al gup di Perugia Piercarlo Frabotta, l’udienza preliminare per l’ex pm romano Luca Palamara, accusato di concorso in corruzione. Oltre che per l’ex presidente dell’Anm, nel procedimento, è stato chiesto il rinvio a giudizio anche per Adele Attisani, l’imprenditore Fabrizio Centofanti e Giancarlo Manfredonia. All’udienza, che si svolge nel centro congressi Capitini di Perugia, oltre ai pm titolari dell’inchiesta, Gemma Miliani e Mario Formisano, ha presenziato anche il procuratore capo Raffaele Cantone. I pm di Perugia hanno chiesto il processo anche per l’ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio per violazione del segreto in concorso con lo stesso Palamara. I magistrati hanno chiesto la riunificazione dei due procedimenti nei quali è coinvolto l’ex pm romano. L’accusa di violazione del segreto è stata contestata a Fuzio per un colloquio con Palamara riguardante proprio l’inchiesta di Perugia.
In apertura dell’udienza preliminare l’accusa ha comunicato di aver modificato il capo d’imputazione nei confronti dell’ex presidente dell’Anm. I pm hanno spiegato che le presunte utilità ricevute da Palamara siano legate alla sua funzione all’Organo di autogoverno della magistratura in particolare in relazione alle nomine di dirigenti degli Uffici e procedimenti disciplinari. L’accusa non ha indicato specifici episodi riguardo alla nuova formulazione del capo d’imputazione, rimanendo all’ipotesi della corruzione per l’esercizio delle funzioni svolte dall’ex magistrato. Dopo la nuova formulazione del capo d’imputazione gli avvocati dell’imputato principale hanno chiesto tempo per poterla esaminare.
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L’udienza davanti al gup di Perugia è stata quindi rinviata al 22 dicembre prossimo per esaminare alcune questioni preliminari, compresa la costituzione delle parti civili. Luca Palamara è accusato di avere ricevuto dall’imprenditore Fabrizio Centofanti viaggi, soggiorni e lavori eseguiti da varie ditte presso l’abitazione di Adele Attisani, amica di Palamara e considerata “istigatrice” delle presunte condotte illecite. In particolare si parla di viaggi a Londra, Dubai e Ibiza, soggiorni, lavori di ristrutturazione e persino un trattamento di bellezza. A Palamara, all’epoca dei fatti consigliere del Csm, i pm umbri contestano anche un viaggio a Madrid insieme con un familiare per assistere alla partita Real Madrid-Roma di Champions League dell’8 marzo 2016, per il quale Centofanti avrebbe versato oltre 1.300 euro. L’imprenditore inoltre, avrebbe pagato lavori per diverse decine di migliaia di euro tra il 2013 e il 2017, nell’appartamento romano di Attisani, ritenuta dai pm umbri “istigatrice delle condotte delittuose e beneficiaria in parte delle utilità”, tra cui interventi edili, opere di impermeabilizzazione delle terrazze e la realizzazione di una veranda. A Giancarlo Manfredonia, titolare di un’agenzia di viaggi, nell’atto di conclusione delle indagini, i pm di Perugia, contestano di aver fornito “false informazioni e documentazione artefatta al Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma che stava procedendo a far luce sui viaggi organizzati da Centofanti presso la sua agenzia, in modo da aiutare quest’ultimo e Palamara ad eludere” le indagini.
Tratto da: Antimafiaduemila
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