Bachelet: “Non ci sono prove sulla presenza di gruppi armati negli edifici colpiti come sostiene Israele”
L’uccisione di 254 persone nei bombardamenti effettuati dall’esercito israeliano contro la Striscia di Gaza (l’ultima questa mattina, un trentaduenne morto in ospedale dopo le ferite riportate), “potrebbero rappresentare un crimine di guerra” se venisse dimostrata la natura “sproporzionata” degli attacchi. A dirlo è Michelle Bachelet, Alta commissaria per i diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr), aggiungendo che “sebbene Israele sostenga che molti di questi edifici ospitavano gruppi armati o venivano usati per scopi militari non abbiamo visto prove a riguardo”. Bachelet è intervenuta nel corso di una sessione speciale del Consiglio diritti umani a Ginevra, convocata dal Pakistan, in qualità di membro dell’Organizzazione per la cooperazione islamica. La seduta è stata sollecitata anche dalla Palestina. L’Alta commissaria ha proseguito: “E’ fuori discussione il fatto che Israele abbia il diritto di difendere i suoi cittadini e residenti. Tuttavia, anche i palestinesi hanno dei diritti. Gli stessi diritti”. I membri del Consiglio sono oggi al lavoro a una bozza di risoluzione per proporre un’inchiesta indipendente sulle violenze che dal 10 al 20 maggio si sono verificate nella Striscia, dove hanno perso la vita 253 persone tra cui 66 minori, e sono rimaste ferite quasi 2mila persone. L’indagine dovrà valutare più in generale gli “abusi sistematici” che avverrebbero nei Territori palestinesi e in Israele a danno della minoranza araba.
Tratto da: Antimafiaduemila
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