di Alessandro Di Battista*
Questa foto è stata scattata ieri a Palermo ma assomiglia a quelle scattate in Gallura nel 2013, a Genova nel 2010, nel 2011 e nel 2014, a Carrara nel 2014, a Livorno nel 2017 o a Casteldaccia, proprio vicino a Palermo, nel 2018. Non me ne frega niente di attaccare quel politico o quell’altro. Qua siamo tutti nella stessa barca, soprattutto quando piove. In Italia quando piove ci scappa il morto. E’ vero, arrivano acquazzoni torrenziali ma è pur sempre pioggia, non sono missili. Eppure il “sistema mediatico” ha coniato una nuova espressione: bomba d’acqua. E’ un termine pericoloso. E’ come se volesse suggerirci l’ineluttabilità dell’evento. “E’ una bomba, non ci possiamo fare nulla”. Non è vero!
Tutti i cittadini (siano essi di destra, sinistra, di centro, apolitici) hanno il dovere di insistere sulla sola grande opera indispensabile per l’Italia: la manutenzione. Insisto: non sono le grandi opere che ci faranno uscire dalla crisi economica-sociale ed ambientale!
La maggior parte delle grandi opere (ovviamente vi sono alcune eccezioni) sono costosissime, non generano posti di lavoro proporzionati alla spesa, spesso si trasformano in mangiatoie e non risolvono le priorità dei cittadini (soprattutto della classe media).
Io non so se l’alluvione di ieri sia imputabile ai cambiamenti climatici tuttavia so che i cambiamenti climatici moltiplicheranno tragedie come quella di Palermo. Anche per questo ho proposto il “servizio ambientale”, un programma che ha come obiettivo il contrasto della disoccupazione giovanile e l’implementazione di attività di prevenzione di crisi ecologiche future.
Rimboscamento dei crinali, arginare l’erosione del suolo, prevenire frane e inondazioni, combattere la desertificazione, ripristinare eco-sistemi degradati, connettività ecologica, riqualificazione delle sponde dei fiumi, ripopolamento faunistico ed ittico. Queste sono alcune delle attività alle quali si dovranno dedicare i giovani che parteciperanno al programma.
Ci serve questo: “servizio ambientale”, dragaggio di fiumi, torrenti e ruscelli, migliaia di piccole opere di manutenzione, messa in sicurezza del territorio. Questo è il futuro, sia per quanto riguarda la salvaguardia dei diritti di tutti noi cittadini sia per affrontare il dramma occupazionale che sta arrivando!
Tratto da Post Facebook del 16 luglio 2020
Fonte: L’Antidiplomatico