Procura di Genova chiede 11 rinvii a giudizio
Associazione di stampo mafioso, traffico di droga e armi e assistenza a latitanti. Sono le accuse con cui la procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio a carico di 11 persone nell’ambito di un’inchiesta che un anno fa portò a numerosi arresti tra Italia e Francia. I pm Giovanni Arena e Marco Zocco, della Dda di Genova, hanno chiesto il processo – tra gli altri – per Carmelo Sgrò: un calabrese di Palmi, residente nell’hinterland di Imperia e soggetto legato da vincoli di parentela alla cosca Gallico. Sgrò è anche accusato di aver coperto, nel 2017, la latitanza del 50enne Filippo Morgante: elemento di spicco proprio della cosca dei Gallico. Quest’ultimo avrebbe anche partecipato attivamente alla faida con la ‘ndrina dei Bruzzise. Condannato a Reggio Calabria a 18 anni per associazione di tipo mafioso, minaccia, detenzione di armi clandestine e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, Morgante si era dato alla latitanza. Una latitanza favorita, secondo quanto emerso dalle indagini del Ros e della Gendarmeria francese, dallo Sgrò tra la Costa Azzurra e Imperia rifornendolo di denaro, documenti falsi e procurandogli appartamenti. Secondo l’accusa, inoltre, Carmelo Sgrò avrebbe anche messo in vendita un Kalashnikov e una Skorpion con silenziatore. Dal versante francese, invece, era stato indagato un narcotrafficante marsigliese in rapporti con la famiglia Magnoli di Gioia Tauro.
Tratto da: Antimafiaduemila