La lettera sul MES dei parlamentari “combattenti” del M5S

La lettera sul MES dei parlamentari “combattenti” del M5S

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Tempo di lettura: 2 min

DI FABIO CONDITI

comedonchisciotte.org

Abbiamo detto due giorni fa, parlando dell’audizione del Ministro Gualtieri e dell’intervento di Elio Lannutti del M5S, che “Siamo in una economia di guerra” perchè con la riforma del MES l’Italia rischia di fare la fine della Grecia. Ma anche molti altri interventi di parlamentari del M5S erano stati critici su questa riforma.

Ieri 58 parlamentari del M5S hanno scritto una lettera indirizzata a tutti i responsabili politici del MoVimento 5 Stelle, per manifestare pubblicamente la loro opinione critica sulla riforma del MES.

Questo lo stralcio più importante della lettera, con le motivazioni che li hanno spinti a scriverla:

In questi ultimi mesi, quindi, non sono mutati né i termini della riforma, né il ‘”pacchetto completo’”

Ciò che è cambiata invece è la volontà di quasi la metà del parlamento di accedere al MES, rendendo de facto questo strumento più vicino al nostro paese, ed il contesto macroeconomico legato alla pandemia Covid che rende ancora più inadeguato questo strumento.

L’Europa del postcovid non può essere retta da strumenti pensati per assecondare politiche di austerità.

Irrigidire ulteriormente questi strumenti, peraltro, sarebbe un grave errore storico, e non può bastare dire di non volere accedere al MES per avallare a cuor leggero una sua reformatio in peius, proprio per via dei suoi effetti immediati e perché nessuno può essere certo di rimanere al governo del Paese per sempre.

In sintesi, il nuovo contesto dovrebbe portarci a riaffermare, con maggiore forza e maggiori argomenti, quanto già ottenuto negli ultimi mesi: NO alla riforma del MES.

Per questi motivi, consci delle diverse posizioni nella maggioranza, che non vogliamo in nessun modo mettere a rischio, chiediamo che nella prossima risoluzione parlamentare venga richiesto che la riforma sia subordinata alla chiusura di tutti gli altri elementi (EDIS e NGEU) delle riforme economico-finanziarie europee in ossequio alla logica di pacchetto, o in subordine, a rinviare quantomeno gli aspetti più critici della riforma del MES sopra menzionati.

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Pubblichiamo i nomi dei 58 parlamentari del M5S che hanno deciso di “combattere” per affermare gli interessi dell’Italia e del popolo italiano, sollevando tutti i propri dubbi su questa riforma del MES concepita con vincoli e parametri ormai superati.

DEPUTATI:

Berardini Fabio, Berti Francesco, Cabras Pino, Cancelleri Azzurra, Carabetta Luca, Colletti Andrea, Corda Emanuela, Costanzo Jessica, De Carlo Sabrina, De Girolamo Carlo Ugo, De Lorenzis Diego, Di Stasio Iolanda, Emiliozzi Mirella, Fantinati Mattia, Ficara Paolo, Forciniti Francesco, Frusone Luca, Giuliodori Paolo, Grillo Giulia, Grimaldi Nicola, Invidia Niccolò, Lombardo Antonio, Maniero Alvise, Martinciglio Vita, Menga Rosa, Olgiati Riccardo, Parisse Martina, Raduzzi Raphael, Rizzo Gianluca, Romaniello Cristian, Sapia Francesco, Scanu Lucia, Sodano Michele, Spessotto Arianna, Suriano Simona, Tuzi Manuel, Vallascas Andrea, Vianello Giovanni, Villani Virginia, Villarosa Alessio, Volpi Leda, Zanichelli Davide.

SENATORI:

Abate Rosa Silvana, Angrisani Luisa, Corrao Margherita, Croatti Marco, Crucioli Mattia, Di Micco Fabio, Granato Bianca, Guidolin Barbara, Lannutti Elio, Lezzi Barbara, Mininno Cataldo, Morra Nicola, Romano Iunio Valerio, Russo Loredana, Trentacoste Fabrizio, Vanin Orietta.

Fonte: Comedonchisciotte

Fonte foto: notizietiscali

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