Materie prime. Il presidente di Federmeccanica lancia l’allarme: è una “bomba ad orologeria”

Materie prime. Il presidente di Federmeccanica lancia l’allarme: è una “bomba ad orologeria”

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Immagino sappiate che nel mondo tutte le materie prime sono rincarate. Non ci voleva un genio per capirlo, nel 2020 la Cina fece incetta di materie prime ed è per questo che non crollarono del tutto. Oggi la Cina registra un tasso di +35% su anno nella produzione industriale.

Pochi giorni fa gli Usa hanno approvato uno stimolo di 1900 miliardi e chiaramente si sta surriscaldando il commercio mondiale.

Immagino sappiate anche che quel genio di Prodi chiuse l’Italsider di Bagnoli per volere dell’Ue. Si sa, i napoletani sono “lavativi”, pensano alle partite e alle donne, invece di lavorare. Poi venne la volta di Piombino e di altre realtà. Ieri, sul Corriere, il presidente di Federmeccanica Dal Poz parla di “bomba ad orologeria”.

Perché? Perché in Europa soffrono dei rincari delle materie prime a cui si associa una “domanda debole”, contrariamente a Usa e Cina, dunque non possono scaricare i rincari a valle, facendo diminuire i margini. Non spiega perché in Europa c’è “domanda debole”, altrimenti dovrebbe ammettere che decenni di deflazione salariale hanno fatto scomparire il mercato interno europeo. Cosa propone Dal Poz? “Intanto evitare che l’import di acciaio sia assoggettato a dazi e soprattutto non mollare la produzione siderurgica italiana. Se dovessimo dipendere eccessivamente dall’estero ne verrebbe minata la competitività dell’intera filiera”. I lavoratori dell’Italsider di Napoli, dopo 35 anni, ringraziano. Mi raccomando Dal Poz, lei e gli industriali continuate ad avere come faro l’Ue e gente come Prodi.

Tratto da: L’Antidiplomatico

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