La Russia si prepara a difendere la penisola dopo le dichiarazioni di Biden che si è pronunciato a favore del ritorno della Crimea all’Ucraina.
L’Alleanza del Nord Atlantico continua a intensificare la sua presenza militare nelle acque del Mar Nero, schierando almeno 13 navi da guerra a 200-250 chilometri dai confini russi. Attualmente, 13 navi NATO si trovano a sud-ovest della costa della Crimea, dove si stanno svolgendo le esercitazioni militari su larga scala “Poseidon 21”. Le esercitazioni sono impegnative in quanto sono accompagnate da voli di ricognizione e jet da combattimento al largo della costa della Crimea.
Si dice che l’obiettivo principale delle esercitazioni militari a guida NATO sia “… l’uso ottimale del potere dell’organizzazione per rafforzare la capacità dell’Alleanza di rispondere rapidamente ai cambiamenti in corso nell’ambiente di sicurezza regionale”. In totale, più di 1.700 militari, 9 aerei militari, inclusi aerei da ricognizione della NATO, e 13 navi da guerra stanno partecipando alle esercitazioni militari.
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La flotta del Mar Nero della Marina russa ha già iniziato a monitorare la situazione vicino ai confini della Crimea, iniziando a seguire quattro navi della NATO che sono entrate nel Mar Nero dal Mediterraneo pochi giorni fa.
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Inoltre la Marina Russa ha deciso di mettere in ritorno di servizio l’incrociatore missilistico “Moskva”, fatto che ha destato preoccupazione nella NATO. E ci sono buone ragioni per questo, poiché questa nave è una delle navi di superficie più potenti della flotta russa.
La ‘Moskva’ possiede capacità offensive e difensive estremamente ampie, che la rendono una delle navi da guerra più pericolose al mondo”, scrivono gli analisti militari. “Moskva” è l’unica nave della flotta russa del Mar Nero ad avere pesanti missili anti-nave. Gli esperti militari sostengono che la presenza di 16 missili P-1000 sull’incrociatore missilistico diventerà un grosso problema per l’Occidente e cambierà l’allineamento delle forze militari nella regione del Mar Nero.
Nel frattempo L’Ucraina trasferisce l’equipaggiamento militare al Donbass a pieno ritmo
Le forze armate ucraine hanno iniziato a trasferire equipaggiamenti militari sulla linea del Donbass a pieno ritmo, aumentando la probabilità che l’esercito ucraino si stia preparando per una soluzione militare al problema con le autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk.
L’agenzia di informazione e stampa Avia.pro ha ottenuto una registrazione video che mostra come le forze armate ucraine trasportano equipaggiamento militare a Donbass a mezzo treni speciali. Stiamo parlando di carri armati, veicoli da combattimento di fanteria, artiglieria e personale delle forze armate ucraine. A giudicare dal fatto che ci sono già più di cento unità di carri armati e diverse dozzine di artiglieria da campo e razzi nelle aree confinanti con l’RPD e l’RPL, stiamo davvero parlando della preparazione di una potente operazione militare.
Contrariamente a quanto dichiarato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, il quale aveva annunciato di non avere intenzione di effettuare un’operazione militare contro la DPR e la DPR, la situazione nelle zone di confine indica che è imminente un’operazione militare. Probabile una offensiva a tutto campo contro le Repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Improbabile che la Russia possa assistere senza reagire ad una aggressione contro le due repubbliche del Donbass, Putin aveva già dichiarato che i russi del Donbass non saranno abbandonati.
Fonti: New Front – Avia Pro.ru
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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