di Paolo Borrometi
“Il ministro fa il suo lavoro e questi… Giletti e Di Matteo rompono la minchia”. A parlare è Filippo Graviano, ascoltato mentre si lamentava ‘dolcemente’ nel carcere de L’Aquila con il compare ‘ndranghetista, Maurizio Barillari. “Quell’uomo…di Giletti e quel … Di Matteo stanno scassando la minchia”.
La “minchia” Massimo Giletti la “scassava” perché, con le puntate de L’Arena su La7, stava denunciando ciò che in pochi avevano voluto affermare: i boss uscivono dal carcere con la scusa del Covid.
Sono giorni assurdi, quelli. Le polemiche divampano, Giletti fa il giornalista, fa domande, spulcia le circolari, “osa” addirittura fare i nomi. Ed i boss non gradiscono. Fra loro lo spietato Graviano.
La sua sfida giornalistica Giletti l’ha vinta: anche grazie alle sue denunce i vertici del Dap sono cambiati, la situazione è certamente migliorata ma quanto accaduto in quei giorni, con i boss che uscivano dal luogo più sicuro – l’isolamento del 41bis – non lo potrà cancellare nessuno.
Così come, solo grazie ad un articolo scritto su “Antimafia Duemila” sappiamo che il collega Massimo Giletti viva da due settimane sotto scorta. Anche su questa circostanza dovremmo (laicamente) farci un paio di domande, come sulle parole del presidente della Fnsi Giulietti che ha denunciato che “ci fosse qualcuno che chiedeva di tacere” e di non dar solidarietà. Il presidente Giulietti, per fortuna, la solidarietà l’ha data. Per queste questioni ci sarà tempo e modo, oggi c’è da ringraziare “Antimafia Duemila” e stare accanto a Massimo Giletti.
Massimo non si arrenderà, anzi siamo certi andrà avanti con maggiore voglia nel continuare a fare solo e soltanto il proprio dovere, ma oggi un altro uomo – e chi scrive purtroppo lo sa bene – per aver fatto domande sarà costretto a vivere blindato. In questo strano Paese in cui chiedere le verità significa rischiare la pelle. E rischiare l’isolamento. Io sto con Massimo perché le domande si devono sempre fare, al di là di quanto ci possano piacere le risposte.
A lui la solidarietà mia e di Articolo21.
Tratto da: Antimafiaduemila
Piena solidarietà a Massimo Giletti anche da tutto lo staff di Vivere Informati per il coraggio, la dedizione e la determinazione con la quale ha svolto, e siamo sicuri svolgerà, il suo lavoro di giornalista su un tematica così importante.
You are a very bright person!