Pensioni, Quota 100-Ape Sociale: inflazione, 4 mld per rivalutazioni

Pensioni, Quota 100-Ape Sociale: inflazione, 4 mld per rivalutazioni

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Pensioni, Quota 100-Ape Sociale: inflazione, servono 4 miliardi per le rivalutazioni

Proroga di Quota 100 pensioni (62 anni e 38 di contribuiti) e Super Ape sociale? Come minimo la strada per queste vie di uscita dal lavoro è in salita. E il 31 dicembre 2021 si avvicina (giorno in cui proprio quota 100 scadrà). Resta il rischio dello scalone di 5 anni, con lo spettro delle pensioni di anzianità a 67 anni come via d’uscita dal mondo del lavoro.

“Pensioni e inflazione, servono 4 miliardi per le rivalutazioni”, titola Repubblica secondo cui  “Il pacchetto pensioni che finirà nella prossima legge di bilancio dovrà prevedere innanzitutto un’altra, ineludibile, posta: la rivalutazione di 22,8 milioni di assegni previdenziali all’inflazione. E non sarà un capitolo leggero, visto che l’aumento dei prezzi nel 2021 – la cui fiammata in coda d’anno è ormai evidente: dalle bollette di luce e gas al carrello della spesa – si candida a essere il più alto degli ultimi nove anni”. Comunque la partita sulla riforma pensioni resta aperta.

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Occhio alle pensioni, manovre in corso

Pensioni Quota 100, Quota 41, Ape Sociale allargato, Quota 98: news sulla riforma della previdenza

Come noto la Lega di Matteo Salvini preme per il rinnovo di quota 100 anche nel 2022, quota 41 per tutti (ossia in pensione con 41 anni di contributi a prescendere dall’età anagrafica) piace ai lavoratori e l’Ape Sociale allargato resta una possibilità. Senza dimenticare di quota 98, che è salita alla ribalta nelle ultime ore. Una proposta, presentata da Renata Polverini di Forza Italia alla Camera, l’idea infatti è di potersi pensionare ancora a 62 anni e con 35 anni di contributi. Certo, sarebbero previste delle penalizzazioni, l’anticipo pensionistico sarebbe a carico del lavoratore. Però nulla di pesante in teoria: meno 2% sull’assegno per ogni anno di anticipo. Un taglio massimo del 10%, per chi va in pensione a 62 anni, dell’8% per chi decide di uscire a 63 anni, del 6% per chi decide di uscire a 64 anni del 4% per chi esce a 65 anni del 2% per chi anticipa l’uscita a 66 anni. La strada è ancora tutta in salita, bisognerà trovare la quadra., o meglio la volontà di far quadrare il tutto.

Tratto da Affaritaliani

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