L’Austria sembra essere destinata a diventare il primo paese dell’Unione europea a vietare il glifosato, dopo il via libera della Commissione europea.
Il Parlamento austriaco aveva votato il divieto totale dell’uso del controverso erbicida su tutto il territorio nazionale a partire dal 1° gennaio 2020, ma prima che la normativa potesse entrare in vigore era necessario attendere il parere della Commissione europea.
L’Unione europea aveva tempo fino al 29 novembre di quest’anno per decidere se la legge austriaca fosse conforme alle norme dell’UE e c’era il timore che impedisse l’entrata in vigore del divieto a causa delle pressioni esercitate dalla multinazionale Bayer-Monsanto.
La Commissione europea non ha però impedito l’attuazione della nuova normativa e si è limitata a inviare una lettera al governo austriaco, nella quale ha criticato il modo in cui il divieto è stato introdotto ventilando la possibilità di avviare una procedura di infrazione contro l’Austria.
Dopo tali critiche il Ministero dell’ambiente austriaco ha sollevato dei dubbi in merito all’entrata in vigore del divieto, ma Greenpeace ha sottolineato che si tratta solamente di commenti e che non è stata fornita nessuna opinione dettagliata: di fatto la Commissione non ha formalmente posto un veto al divieto d’uso del glifosato e non ha preso alcuna misura per bloccarle l’entrata in vigore della legge, pertanto il glifosato dovrebbe essere vietato come previsto a partire dal 1° gennaio prossimo.
Il glifosato è stato classificato come “probabilmente cancerogeno” dall’Organizzazione mondiale della sanità, ma nel dicembre 2017 l’Unione europea ha comunque rinnovato l’autorizzazione all’uso degli erbicidi a base di glifosato in tutta Europa fino al 2022.
I sostenitori del divieto sperano che dopo l’entrata in vigore del divieto in Austria, altri paesi europei decidano di vietare il glifosatoper tutelare i cittadini e l’ambiente dai danni causati da questo pericoloso erbicida.
Fonte: Greenme