Le truppe dell’Alleanza Atlantica si stanno preparando per operazioni da condurre in ambiente di inverni rigidi e temperature ghiacciate..
La NATO prevede di acquistare 78.000 giubbotti e divise mimetiche invernali per eseguire operazioni militari a una temperatura dell’aria fino a -40 ° C. Tali acquisti vengono effettuati per preparare le forze armate alle condizioni dell’ambiente russo artico. Nella NATO, queste misure sono denominate “obiettivi di difesa”.
I rappresentanti permanenti della Russia nell’Alleanza del Nord Atlantico hanno risposto ai dubbi piani della NATO e hanno consigliato al blocco occidentale di acquistare libri sugli eventi della Grande Guerra Patriottica (Seconda Guerra Mondiale), in particolare la Battaglia di Stalingrado, anziché le uniformi.
Si deve ricordare che le truppe della Germania nazista erano completamente impreparate per la campagna invernale. Questo in particolare permise all’Armata Rossa di lanciare un contrattacco che tenne lontano il nemico da Mosca. In quel caso il generale inverno lavorò a favore delle forze russe che riuscirono a contrastare con successo l’avanzata delle forze germaniche.
Sempre di più gli Stati Uniti manifestano interesse per conquistare posizioni nella rotta dell’Artico che rappresenta la nuova area di competizione fra le grandi potenze. La Russia ha riaperto le vecchie basi militari e modernizzato la sua potente flotta settentrionale, che ospita anche risorse nucleari strategiche. La scorsa primavera, la Russia ha rivendicato la totale superiorità militare nell’Artico. La Cina, che ora si definisce uno stato “quasi artico”, sta esplorando l’Artico alla ricerca di opportunità commerciali e investendo pesantemente nella ricerca in preparazione delle nuove rotte marittime emergenti e dell’accesso alle risorse naturali.
Soldati NATO sull’Artico
Alla riunione del Consiglio artico in Finlandia a maggio, il segretario di stato Mike Pompeo ha lanciato avvertimenti sul comportamento russo e cinese nella regione, ma ha sconvolto gli altri stati artici ignorando i cambiamenti climatici. La crepa nel Consiglio artico mostra che la competizione nell’Artico è la nuova sfida per la regione dove sono presenti grandi risorse minerarie.
La NATO ha lanciato un programma che prevede di assicurare “la sicurezza nell’Artico”, ignorando che buona parte dell’Artico si trova prospicente alle coste nord della Federazione Russa che rivendica il controllo di questa vasta area.
Ultimamente si è costituito un gruppo speciale di alleati che ha assunto il ruolo di ” NATO nel Nord”: include Canada, Norvegia, Stati Uniti, Regno Unito e Danimarca, a causa della Groenlandia.
La Russia a sua volta ha intensificato le sue difese nell’Artico installando sistemi antimissile e postazioni radar ed ha potenziato la sua flotta di navi rompighiaccio che comprende ben 40 unità contro le solo 2 unità rompighiaccio in possesso degli USA.
Tutto indica che gli USA e la NATO cercheranno di inserirsi nella rotta Artico per non lasciare alla Russia il dominio di questa parte del globo che rappresenta circa il 4% della superfice marittima e che racchiude grandi risorse.
Fonti: New Front – Defense one
Traduzione: Luciano Lago
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