La strage di via D’Amelio. Alcuni “perché?”.
Paolo Borsellino nacque a Palermo il 19 gennaio 1940.
Dopo essersi diplomato in un liceo classico di Palermo si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dove si laureò con 110 e lode.
Nel dicembre del 1968 si sposò con Agnese Pirano Leto, con la quale ebbe tre figli: Lucia, Manfredi e Fiammetta.
Dopo aver ricoperto il ruolo di pretore a Monreale, nel 1975 la carriera di Borsellino prosegue a Palermo, dove instaurò ottimi rapporti con il capitano dei Carabinieri Emanuele Basile e il magistrato Rocco Chinnici. Nel 1980 Basile venne assassinato e successivamente anche Chinnici (1983). Proprio quest’ultimo aveva istituito il “pool antimafia” al quale parteciparono Borsellino e Falcone.
Il 21 Maggio del 1992 -giorno della strage di Capaci- Borsellino venne anche proposto come Presidente della Repubblica Italiana dal segretario del MSI.
Ma l’omertà e la collera della mafia si abbatterono sul giudice il 19 Luglio 1992 e quando si recò in via D’Amelio (per prelevare la madre ed accompagnarla ad una visita medica) fu travolto dall’esplosione di una Fiat 126 che non lasciò scampo neanche ai cinque agenti della sua scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traiana).
A ventisette anni dalla strage molte dinamiche sono ancora sconosciute, e queste incognite danno vita a dei perché, che dopo ventisette anni sono maturati ma non hanno ancora trovato risposta.
Quello della strage di via D’Amelio è stato riconosciuto come uno dei più grandi depistaggi della storia.
Abbiamo quindi deciso di porvi un filo logico che riguarda tre personaggi: Paolo Borsellino, lo Stato e la mafia.
È allora il caso di farci le seguenti domande…
-Qual è stato il motivo dell’uccisione di Paolo Borsellino?
-A chi faceva comodo l’eliminazione di un giudice scrupoloso, rigoroso e diligente come Paolo Borsellino? Solo alla mafia?
-Le ultime informazioni che aveva scoperto il magistrato, poco prima della sua morte, riguardavano esclusivamente la mafia o una trattativa con componenti esterne?
-Perché, nonostante le ripetute richieste, in via D’Amelio non è mai stato messo un divieto di parcheggio?
-Perché l’unica agenda su cui Paolo Borsellino scriveva informazioni riservate sulle sue indagini è stata dichiarata scomparsa per tutti questi anni. Chi sapeva cosa scriveva il magistrato su quell’agenda? La mafia?
A cura di VivereInformati con la collaborazione di Blogantimafia
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