Il ministero della Difesa russo ha aperto una sezione multimediale sul suo sito web con documenti declassificati “unici” che fanno luce sul periodo prima della seconda guerra mondiale e sull’inizio del conflitto.
Il dipartimento militare spiega in una dichiarazione che i materiali “rivelano dettagli sconosciuti della politica militare mondiale alla vigilia della guerra” e offrono “un’idea di come e perché determinate decisioni siano state prese in una situazione politica e militare così difficile”.
Tra i documenti declassificati spicca, ad esempio, una nota del capo dello Stato maggiore dell’Armata Rossa, Borís Sháposhnikov, in cui valuta la minaccia militare che diversi stati possono rappresentare indipendentemente e come parte di alleanze e blocchi militari.
Secondo gli esperti militari sovietici, la minaccia più probabile per l’URSS durante questo periodo proveniva non solo dall’alleanza militare di Germania e Italia, ma anche dalla Polonia, che era “nell’orbita” del blocco fascista.
Il fatto che Sháposhnikov non abbia fatto ricorso all’aiuto di un segretario dattilografo, ma abbia invece scritto a mano un rapporto di 31 pagine, sottolinea “l’importanza e la riservatezza” del documento, osserva il Ministero della Difesa.
La pubblicazione di documenti declassificati continua la politica del ministero russo di “proteggere la verità storica, contrastare le falsificazioni della storia”, così come i tentativi di rivedere i risultati della guerra, si legge nella dichiarazione.
Fonte: L’ANTIDIPLOMATICO