di Mauro Gemma
Qualcuno mi sa dire se la CGIL (sindacato in cui io ho militato attivamente per decenni) ha espresso la sua solidarietà con i lavoratori francesi, impegnati nella grande lotta contro le “riforme” liberiste di Macron? Io non ho ancora letto nulla, ma potrei anche sbagliarmi. Davvero la Confederazione che è stata diretta da Di Vittorio è arrivata al punto di non accorgersi neppure di quanto avviene oltralpe, per iniziativa anche di sindacati a cui è legata da storici rapporti di fratellanza, lasciando i suoi iscritti in balia degli odiosi commenti anti-sciopero dei media al servizio del nostro governo amico di Macron (gli stessi media che – chissà perché? – ci inondano di lodi sperticate al movimento delle “sardine” in ogni ora del giorno e in qualsiasi canale televisivo)?
Ripeto: qualche dichiarazione e qualche accenno di mobilitazione solidale potrebbe essermi sfuggito e stento francamente a credere che un sindacato degno di questo nome possa mantenere il più rigoroso silenzio quando la classe operaia di altri paesi è così duramente impegnata nella difesa dei suoi sacrosanti diritti.
Fonte: World Affairs, L’Antidiplomatico
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