Italiani a rischio estinzione? L’allarme dell’Istat, cosa succederà nei prossimi anni

Italiani a rischio estinzione? L’allarme dell’Istat, cosa succederà nei prossimi anni

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Di Gianluigi Paragone

Gli italiani sono a rischio estinzione? L’ultimo allarme arriva dal presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, che attraverso il palco del Festival della Statistica di Treviso ha spiegato: “Siamo un popolo potenziale di 32 milioni di abitanti, con tutte le conseguenze del caso in termini di lavoro, Pil e consumi. Nel 2021 probabilmente non si riuscirà a raggiungere quota 400mila nati. Stiamo vivendo una situazione problematica. Il problema non è che la popolazione diminuisca, il problema è il come”. Servirebbe un intervento deciso della politica. Altrove, in Europa, c’è chi l’ha fatta, e continua a provarci: “Non è che sia un’oasi felice – ha affermato ancora Blangiardo – tuttavia c’è chi sta meglio, per esempio i Paesi dell’Est e la Germania hanno recuperato da qualche anno, non hanno fatto miracoli ma hanno arrestato e invertito la tendenza. Ma non c’è da parte della società italiana l’investimento sul capitale umano”.

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Stando ai dati Istat, il futuro prossimo non sembra particolarmente roseo. Il primo resoconto della natalità nel corrente anno segnala infatti la straordinaria caduta della frequenza di nascite sotto la soglia simbolica delle mille unità giornaliere: la media è di 992 nati al giorno, a fronte dei 1.159 di gennaio 2020. Complessivamente, nel bilancio anagrafico mensile risultano iscritti in Italia 30.767 nati vivi, ossia 5.151 in meno rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno. L’istituto ha concluso così la sua analisi: “Si tratta di una decrescita che, se valutata in termini assoluti, è stata sette volte più grande di quella registrata a gennaio 2020, allorché si ebbero 729 nati in meno rispetto allo stesso mese del 2019, mentre in termini relativi giunge a configurare una variazione negativa a due cifre (-14,3%), superiore di oltre dodici punti percentuali a quella corrispondente nel 2020”. In 12 anni, si è passati da un picco relativo di 577mila nati agli attuali 404mila, overro il 30% in meno.

Tratto da: ilparagone.it

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