Di Giuseppe Masala
Il Governo italiano, annunzia il Corriere della Sera è pronto ad emanare “lo stato di allarme” in relazione al gas e al problema energetico.
Evidentemente hanno deciso di non ottemperare a quelle che è il meccanismo studiato dai russi e che prevede doppio conto corrente in Russia (uno in euro nel quale l’importatore versa) e uno in rubli dove è la banca a trasferire e cambiare i soldi.
Sembrava una soluzione che salvava la faccia a tutti (e lo era) ma se il governo emana l’allarme evidentemente non vogliono ottemperare.
Anche la Commissione Europea (ormai ridotta ad organo del Comecon Occidentale che dipende esclusivamente dalla Nato) ha detto di non seguire il meccanismo-schema studiato dai russi.
Vogliono insomma, che le petrolifere occidentali continuino a versare presso il C/C della Gazprom Bank del Lussemburgo e che quei soldi li rimangano, di fatto non nella disponibilità dei russi ma degli europei che possono congelarli quando vogliono.
Nessuno può dire che non ne siano capaci visto che hanno congelato (derubato) 300miliardi di dollari alla banca centrale russa…Qui siamo al banditismo e alla pirateria allo stato puro.
Banditismo e pirateria ovviamente sulle spalle dei popoli che rischiano di ritrovarsi senza l’energia necessaria per vivere.
Ultima speranza è quella che si ribellino le organizzazioni datoriali e dei lavoratori dei paesi e dei popoli più coriacei e combattivi d’Europa (penso ai tedeschi non certo agli italiani).
Altrimenti qui rimaniamo senza gas e si va al razionamento. Su quello che accadrà alle attività produttive meglio non pensarci. E la cosa peggiore e che queste sono mosse propedeutiche all’allargamento della guerra, ovviamente.
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