Israele devasta e confisca la terra palestinese nel nord della Cisgiordania occupata

Israele devasta e confisca la terra palestinese nel nord della Cisgiordania occupata

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Tempo di lettura: 2 min

5 Novembre 2020 da Redazione 4 commenti

“Israele” ha raso al suolo ampi tratti di terra privata palestinese nella parte nord-orientale della Cisgiordania occupata in seguito alla confisca della proprietà, osserva il “Palestinian Information Center”.

Il regime israeliano continua con le sue politiche di costruzione di insediamenti in violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il centro ha diffuso un rapporto lunedì, annunciando la demolizione di domenica nel villaggio di Jirbet Mak’hul, nelle vicinanze dell’insediamento di Hemdat, vicino alla città di Tubas.

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La gente del posto dice che “Israele” ha in programma di costruire allevamenti di pollame per i coloni ebrei sulla terra confiscata al villaggio abitato dalla popolazione palestinese, vicino a questo villaggio ci sono diversi insediamenti e una base militare.

Il rapporto aggiunge che domenica, in un incidente separato, le forze israeliane hanno minacciato di rimuovere un pennone palestinese da una piazza nell’area archeologica della città di Sebastia, a nord di Nablus.

Il sindaco di Sebastia, Mohamed Azem, avrebbe detto che un funzionario israeliano lo ha chiamato al telefono e ha minacciato di rimuovere l’asta della bandiera con il pretesto che stava provocando i coloni della zona.

I bulldozer hanno proceduto alla demolizione di 70 proprietà civili, compresi magazzini e tende residenziali che ospitavano 11 famiglie composte da 60 persone, per lo più bambini, ha detto il PCHR.
Alcune fonti in precedenza hanno affermato che la demolizione israeliana del villaggio ha provocato lo sfollamento di 73 abitanti, di cui 41 bambini.

Le demolizioni sono state precedute dalla confisca di diversi veicoli palestinesi e altri beni. I soldati israeliani hanno anche fatto irruzione nelle case palestinesi della zona e confiscato denaro e oggetti preziosi ai residenti locali. Inoltre, una folla di coloni israeliani ha fatto irruzione e ha provocato il caos in un vivaio di piante di proprietà palestinese nel villaggio di Sawiya, vicino alla strada tra Nablus e Ramallah. I coloni hanno anche rubato delle piante.Il sito era stato più volte perquisito dai coloni israeliani in passato.

Nota: Tutto indica che il governo israeliano continua la sua politica dei nuovi insediamenti con esproprio e l’ abbattimento delle case palestinesi per fare posto ai coloni ebrei provenienti dall’est Europa e procedendo alla espulsione della popolazione palestinese residente.
Questa pratica è stata condannata ripetutamente dalle Nazioni Unite ed anche dall’Unione Europea ma Israele continua nelle sue operazioni di pulizia etnica delle terre palestinesi, indifferente alle risoluzioni dell’ONU ed alle condanne internazionali. Il governo di Israele si sente forte in quanto appoggiato a stada tratta dall’ Amministrazioni di Washington che sta favorendo l’espansione dei nuovi insediamenti israeliani a spese delle comunità palestinesi.

Fonte: Press Tv, Controinformazione

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

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