I media Usa alla guerra

I media Usa alla guerra

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Tratto da: L’Antidiplomatico

C’è poco da fare, quando si lanciano allarmi su possibili guerre e a fomentarli sono i media, storiche avanguardie delle attacchi imperialisti, come avvenuto nell’ex Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, c’è poco da stare tranquilli. In Ucraina non temono l’invasione russa, ma l’amministrazione Biden e i suoi reggicoda mediatici, dicono ‘no, la Russia sta per invadere’, provocando un clima dove ogni piccola azione potrebbe scatenare un conflitto tra potenze nucleari.

 

 

The New York Times e The Washington Post hanno cominciato ad alimentare panico e allarmismo. Non temete, i media del belpaese si accoderanno presto. Oltreoceano lo fanno con titoli forti, numeri per impressionare l’opinione pubblica mondiale. Quasi a giustificare, probabilmente, un’azione preventiva della NATO in Ucraina. Entrambi i media statunitensi citano fonti anonime a conoscenza della questione. Al contrario le fonti sono chiare ed hanno fatto in modo che si diffonda quanto più allarmismo possibile. I due media avvertono, con articoli uguali, che in la Russia potrebbe prendere Kiev in pochi giorni e causare 50.000 vittime civili in Ucraina. E non finisce qui, con questa invasione ci sarebbero almeno 5 milioni di rifugiati. Tanto per completare il quadro. Sono proprio squilli di guerra a tutti gli effetti. Se ricordiamo il test dell’altro giorno, per circa 30 minuti, Bloomberg ha titolato di un’invasione russa in Ucraina. Niente è casuale, il pericolo non è l’invasione della Russia come vogliono raccontarci, a preoccuparci sono questi messaggi neanche tanto sottili, per preparare la guerra. L’avanguardia della guerra è già pronta. Preoccupa, infine, che non ci siano ancora mobilitazioni popolari distratta da problemi creati dal Covid-19 e dalla sua gestione.

Tratto da: L’Antidiplomatico

Foto: FILE PHOTO. © AFP / SERGEI SUPINSKY

Bloomberg riporta (erroneamente) un’invasione russa dell’Ucraina

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