“Siamo nel 1937, bisogna mobilitare il nostro sistema industriale”. Le terrificanti parole del nuovo capo di stato maggiore dell’esercito britannico
I militari, soprattutto quando non italiani, possono permettersi di dire le cose chiare, senza girare attorno, con le parole, a quelli che ritengono essere i problemi del momento. Così ha fatto, al suo insediamento, il capo di stato maggiore dell’Esercito britannico, Sir Patrick Sanders, che nel suo discorso introduttivo ha detto alcune cose chiare:
- Siamo in un momento chiave della storia. Siamo nel 1937, l’anno in cui il governo del Regno Unito comprese l’ineluttabilità della Seconda Guerra Mondiale;
- Quindi, come all’epoca il Regno Unito deve iniziare a mobilitare le proprie forze, essenzialmente la propria industria, al confronto bellico.
Per curiosità, noi nel 1937 avevamo il Re e Imperatore, perché uscivamo dalla conquista dell’Etiopia; il Duce ed eravamo impegnati, a livello di volontari, nella Guerra di Spagna a fianco di Francisco Franco. Anche noi, nonostante quello che si pensi, avevamo fatto delle previsioni sulla Seconda Guerra Mondiale, ma si rivelarono completamente sbagliate, perché prevedevano lo scoppio per il 1943, e ottimizzarono la preparazione militare per quell’anno. Ecco il video completo in inglese.
Quello che ha detto il generale inglese è incredibilmente grave, anche se in Italia nessuno ha analizzato la cosa. Ormai le forze armate britanniche, cioè il braccio armato del governo, da per scontato che, nell’arco di due-tre anni, scoppi un confronti militare diretta fra UK, e quindi NATO , e un blocco avversari,o, da presumere Russia, o Cina. In Italia, a parte un accenno, nessuno ne discute. (Fonte: Scenari Economici)
Inspiegabile l’indifferenza dei popoli; soprattutto in Europa, noi più di tutti dovremmo ricordare le enormi atrocità e le difficoltà che la seconda guerra mondiale ha provocato, oltre alle decine di milioni di morti. Dovremmo sollevarci come popoli e chiedere a gran voce ai nostri governanti di sedersi ad un tavolo e trovare una soluzione diplomatica al conflitto; anzi a tutte le guerre perchè ricordiamo che nel mondo purtroppo ce ne sono molte. E invece nulla, i popoli subiscono passivi gli eventi che ci condurranno inevitabilmente nell’inferno di una guerra che, questa volta quasi sicuramente si trasformerà in conflitto nucleare dal quale non usciranno nè vincitori e nè vinti. Distratti e ingannati da uno stile di vita che siamo convinti ci possa portare la felicità e che invece ci sta conducendo dritti verso la sofferenza più grande. Occorre rimboccarsi le maniche ed attivarsi da subito per salvare il salvabile.
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