Beppe Grillo, il garante del Movimento 5 Stelle è indagato, insieme all’armatore Vincenzo Onorato, dalla procura di Milano per traffico di influenze illecite. Nello specifico si tratta di un reato commesso da chi si fa promettere o dare denaro sfruttando le sue relazioni con un pubblico ufficiale. Nella puntata di Report “Stelle cadenti”, del 6 giugno scorso, è stato raccontato che Onorato, secondo le ipotesi della procura, dopo aver pagato Grillo attraverso alcuni contratti commerciali, avrebbe richiesto al garante dei 5 stelle una serie di interventi in favore di Moby Spa che Beppe Grillo avrebbe poi veicolato a esponenti politici. Nell’ambito della stessa inchiesta sono state eseguite perquisizioni anche nella sede della Casaleggio Associati. Report ha scoperto che anche Davide Casaleggio avrebbe presumibilmente preso soldi da Onorato. Si tratta, in base a quanto raccontato da, di un contratto da 600mila euro l’anno per la stesura di un piano strategico per sensibilizzare gli stakeholders alla tematica dei benefici fiscali. Oggi le strade dei Cinque stelle e di Davide Casaleggio con la sua Associazione Rousseau si sono divise, ma qual è stato il ruolo di Casaleggio all’interno del Movimento? Esisteva il conflitto di interessi sempre negato?
Ritornando a inizio anno: i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano aveva perquisito a Genova la sede della Beppegrillo srl, la società cui è intestato il portale web del fondatore M5S, nonché gli uffici di Onorato.
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Il fascicolo era stato affidato al procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e alla sostituta Cristiana Roveda. “Nello stesso lasso temporale” in cui sono stati firmati i contratti, si legge nel comunicato stampa della Procura, “Onorato Vincenzo ha richiesto a Giuseppe Grillo una serie di interventi in favore di Moby s.p.a. che Giuseppe Grillo ha veicolato a esponenti politici trasferendo quindi al privato richiedente le relative risposte”. Di qui l’ipotesi di traffico di influenze illecite. La vicenda è emersa nel 2019 nell’ambito delle indagini sulla Fondazione Open del leader di Italia Viva Matteo Renzi, anch’essa finanziata da Onorato. L’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia aveva segnalato i versamenti come sospetti in base alla normativa antiriciclaggio, “sia per gli importi, sia per la descrizione generica della prestazione ricevuta, sia per la circostanza di essere disposti a beneficio di persone politicamente esposte”.
In particolare la Moby aveva stipulato un contratto da 240 mila euro per il biennio 2018-2019 con Grillo in cambio di uno spot al mese sul suo blog e sui suoi canali social. Nel triennio 2018-2020 la compagnia di navigazione ha anche “sottoscritto un contratto con la Casaleggio Associati che prevedeva il pagamento di 600.000 euro annui quale corrispettivo per la stesura di un piano strategico per l’attuazione di strategie per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stakeholder alla tematica delle limitazioni dei benefici fiscali alle sole navi che imbarcano personale italiano e comunitario”. Dalle indagini preliminari emerge che potrebbero essere stati versati 1,2 milioni di euro in favore della Casaleggio. I contratti sono stati acquisiti nel corso delle perquisizioni scattate da parte degli uomini del Nucleo economico-finanziario della Guardia di finanza di Milano.
Tratto da: Antimafiaduemila
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