di Marco Della Luna
Le più rilevanti tra le decisioni assunte dal governo, attuale e dal precedente per la gestione della pandemia risultano singolarmente difficili da interpretare. Esse sono così elencabili:
Ritardare di oltre 40 giorni, dalle prime segnalazioni ufficiali di epidemia in arrivo, le misure per proteggere il Paese dalla sua penetrazione, lanciando falsi annunci negazionisti.
Bloccare poi solo gli arrivi diretti dalla Cina, lasciando aperti quelli indiretti; di conseguenza, il contagio è arrivato in Italia molto presto, prima che nel resto d’Europa (l’Italia nel 2014 fu scelta da Obama e Renzi come paese capofila della vaccinazione di massa).
Adottare come test epidemiologico il PCR, che non è idoneo a questi fini ma solo per indagini di laboratorio, per giunta applicandolo con 35-45 cicli di moltiplicazione, mentre esso, persino ai fini di laboratorio, perde ogni validità oltre i 24 cicli; in tal modo sono stati gonfiati e vengono tuttora gonfiati, i dati dei ‘positivi’.
Non istituire subito, come consigliato dal comitato tecnico-scientifico, una barriera di contenimento intorno ai focolai della bergamasca; di conseguenza il contagio è dilagato; pende per questo un procedimento penale.
Prescrivere un protocollo controproducente, a base di 72 ore di vigile attesa e di tachipirina, che favorisce il processo citochinico – mantenendo il protocollo sino ad oggi, nonostante le conclamate evidenze che esso uccide e nonostante una risoluzione parlamentare che prescriveva di rivederlo.
Proibire le autopsie, che avrebbero consentito di capire come agisce la malattia e come curarla – scelta che, unita alla precedente, ha causato decine di migliaia di morti.
Ostacolare le cure efficaci di poco costo: ivermectina, idrossiclorochina, plasma iperimmune (De Donno) in favore dei costosi vaccini – altra scelta che ha cagionato decine di migliaia di morti.
Affidarsi unicamente ai vaccini, ostacolando le terapie domiciliari precoci.
Vaccinare a tappeto durante la pandemia, pur sapendo che i virus a RNA non possono essere debellati con la vaccinazione generale, perché reagiscono producendo nuove forme o varianti, che ‘bucano’ i vaccini, rendendo così necessari nuovi vaccini.
Annunciare falsamente che i vaccini avrebbero prodotto l’immunità di gregge (dapprima con il 70% di vaccinati, poi con l’80, poi con l’85, poi col 90, poi col 95…), mentre era notorio che i virus a RNA non possono essere debellati coi vaccini, perché mutano, producendo varianti adattative e più nocive, soprattutto se si fa una campagna vaccinale durante l’epidemia.
Mentire alla popolazione dichiarando che il vaccino renderebbe immuni e sicuri di non avere conseguenze gravi, mentre i vaccinati sono soggetti a infettare, infettarsi, ammalarsi gravemente e morire.
Mentire alla popolazione dichiarando che l’immunità sarebbe stata raggiunta permanentemente con due dosi.
Adottare il green pass come soluzione pseudo-liberatoria, cioè mandando in giro liberamente i vaccinati, che sono soggetti a contagiare e a contagiarsi, e così contribuendo nello scorso autunno a produrre una forte diffusione del contagio.
Vietare ai sanitari, sotto minaccia di radiazione, di diffondere informazioni non favorevoli ai vaccini.
Dare (non si sa da quale livello) direttive di celare i casi di vaccinati gravemente sintomatici, o morti, vuoi per il vaccino, vuoi per il Covid.
Far registrare come non vaccinati i vaccinati positivi ricoverati in ospedale.
Queste scelte del governo appaiono incomprensibili, contraddittorie, demenziali, controproducenti se si cerca di interpretarle come dirette al fine di tutelare la salute pubblica. Risultano per contro coerenti, lineari e chiarissime se le si interpreta come volte allo scopo di:
– arricchire le case farmaceutiche (note per essere corruttrici professionali della politica) rendendo la popolazione vaccino-dipendente, in modo che ogni 3-4 mesi ci si debba rivaccinare per le nuove varianti indotte dalla campagna vaccinale (business infinito, il mercato non si satura mai);
-arricchirle anche facendo risparmiare loro i costi della sperimentazione;
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-far chiudere lavoratori autonomi, piccole imprese, le imprese turistiche nazionali, per farle sostituire dalle multinazionali che esprimono Draghi e Colao e altri;
-stabilizzare lo stato di emergenza e distorcere la Costituzione in senso autocratico e autoritario, aiutandosi con la campagna di terrorismo mediatico-istituzionale;
-abituare la popolazione ignava, col green pass (gestito dal fisco), al metodo di controllo del cittadino mediante un badge, con cui lo si sorveglia e gli si consente o impedisce di fruire di servizi e libertà in funzione della sua obbedienza al regime;
(-e l’ossido di grafene e quelle strane strutture, visibili al microscopio nei vaccini, che sembrano nanochips, non saranno esse lo scopo principale della vaccinazione forzata? quali strumenti la tecnica offre al potere, da immettere nella popolazione attraverso i farmaci)
Ciò è possibile, anzi naturale che avvenga, nel sistema di potere politico attuale, in cui la politica pubblica non esiste più, poiché:
– i governi sono divenuti delegazioni esecutrici delle direttive e degli interessi del capitale finanziario globale, che dirige le politiche degli Stati grazie al fatto che questi dipendono da esso per il rating e per il collocamento del debito pubblico (governi market friendly) (il medesimo gruppo finanziario controlla il laboratorio di Wuhan dove è stato fatto il potenziamento funzionale virus, l’industria che produce i vaccini e il rating dei debiti pubblici, cioè la loro collocabilità e i loro rendimenti);
– i parlamenti sono mercati dove i finti rappresentati del popolo vendono il loro voto al miglior offerente (in questo caso, il paymaster distribuisce e lottizza i soldi del Pnrr);
. le magistrature si devono allineare, per convenienza o per timore, e fornire copertura di legittimità a quanto sopra;
– i capi di Stato garantiscono che tutto questo sistema funzioni regolarmente e che non si affermino tendenze populiste o sovraniste o nazionaliste, disturbanti per il capitale globalista.
Anche vaccinare bambini di pochi mesi, che non hanno ancora un sistema immunitario sviluppato, come vuole la Legge Lorenzin sui vaccini pediatrici, sembrerebbe del tutto insensato, ma non è così: se li vaccini a pochi mesi, gli effetti avversi non si notano quasi mai, così le malattie croniche desiderate per la farmacodipendenza si instaurano senza che si capisca la loro causa, e in tal modo crescono generazioni di consumatori obbligati di farmaci, e crescono le quotazioni in borsa delle case farmaceutiche. E si avvia a soluzione il problema demografico.
Non vi è motivo di stupirsi se un regime sacrifica i suoi sudditi al proprio potere e profitto, perché è ciò che, con le guerre, le classi dominanti hanno sempre fatto alle classi dominate, fino alle guerre più recenti per il controllo del petrolio irakeno e dell’oppio afghano.
Quanto vale, nel mondo reale, il proverbio ‘il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi’? Lo vedremo presto, perché si sta formando un esercito di scontenti: quelli che hanno scoperto che il governo li ha indotti a vaccinarsi con l’inganno di false promesse: scoprono che possono ammalarsi, che possono contagiare, che non possono tornare alla vita libera e normale, che devono fare i tamponi e che, per giunta, che devono continuare a vaccinarsi e che vi sono molti effetti avversi, con rischio rinnovato ad ogni inoculazione, e magari che le dosi di controllo, cioè i placebo, vengono iniettate ai capi politici e burocratici, che non hanno mai effetti avversi. Si metterà in moto, questo esercito, contro il potere? Forse lo farà qualora gli effetti avversi si producano massicciamente anche nei bambini, come non pochi medici si aspettano, e i genitori se li troveranno invalidi o morti tra le braccia.
Tratto da: Controinformazione.info
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