Il sindaco di Trieste Piazza propone linea dura: “Leggi speciali come con le Brigate rosse”
Di Gianluigi Paragone
Corte in tutta Italia per il ddl Zan. Feste per lo scudetto dell’Inter. Fiumi di persone in piazza per la vittoria della Nazionale. Manifestazioni per il clima e per l’ambiente. Va tutto bene e non si creano contagi. L’unica cosa che non va bene sono le manifestazioni contro il Green pass e le follie del governo. Per quelle infatti Draghi e i suoi stanno per varare “leggi speciali”. Con le nuove regole, infatti, il governo prova a soffocare le proteste No green pass, dando un ulteriore calcio in faccia alla democrazia e allo stato di diritto. Come cambiano le cose? Le proteste contro l’obbligo di green pass si stanno svolgendo pacificamente da settimane in numerose città italiane. Da adesso in poi, però, si avranno solo per loro regole diverse. Come spiega il Corriere, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese – quella dei rave party di Viterbo e Torino, e quella che ha permesso l’assalto alla Cgil in una vicenda ancora tutta da chiarire – detta la linea a prefetti e questori. E, già in vista del prossimo fine settimana, i comitati provinciali convocati in tutti i luoghi dove sono state chieste autorizzazioni a scendere in piazza dovranno tenere conto di queste nuove disposizioni. Quali?
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“Non potranno più esserci cortei che attraversano i centri storici e le strade dello shopping, i manifestanti dovranno stare lontano dagli obiettivi sensibili e – a meno che non ci siano particolari esigenze e garanzie – potranno organizzare soltanto sit-in. Una stretta ritenuta indispensabile per «garantire i diritti di chi dissente proteggendo però le attività economiche e la salute dei cittadini»”. Intanto a Trieste il prefetto Valerio Valenti ha deciso che fino al 31 dicembre vigerà il divieto di manifestare in piazza Unità d’Italia, vale a dire il luogo dove i manifestanti si davano appuntamento anche più volte a settimana. Con la scusa dell’arrivo del Natale e tenendo conto della sicura risalita della curva epidemiologica (tanto abbiamo capito come gestiscono i numeri a loro piacimento e a loro favore), arriva la stretta del Viminale, con la possibilità, più avanti, di dare un altro colpo, varando disposizioni addirittura più rigide che prevedono la possibilità di imporre ai manifestanti l’obbligo di mascherina all’aperto. Tradotto? Il governo prepara il divieto di manifestare.
Tratto da: Ilparagone.it
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