Addio al blocco delle cartelle esattoriali maturate durante la pandemia: il governo riparte con la riscossione a pieno regime. Con un piccolo “aiuto”, però, che sa di ulteriore presa in giro: per saldare il dovuto i cittadini avranno in tutto cinque mesi di tempo. Come scrive Andrea Bassi sul Messaggero, è infatti questa “una delle novità che saranno inserite all’interno del decreto fiscale (ma che ingloberà anche le norme sulla sicurezza), che il governo approverà oggi”. Non è l’unica. Sempre per quanto riguarda le cartelle ci sono altre due importanti novità. “La prima è la riammissione’ alla rottamazione e al saldo e stralcio di coloro che hanno saltato il pagamento delle ultime rate. Verranno riammessi al beneficio se pagheranno entro il 30 novembre. Ed ancora, sarà aumentato il tetto delle rate che potranno essere ‘saltate’ prima di essere esclusi dai programmi di rateizzazione dei debiti nei confronti del Fisco. Oggi la decadenza è prevista per coloro che non versano più di dieci rate anche non consecutive. Questo limite viene alzato a 18 rate”.
Nel provvedimento entreranno anche altre norme: “Il rifinanziamento con 300 milioni del bonus per l’acquisto delle auto elettriche; viene rifinanziata l’indennità di quarantena pagata dall’Inps; viene rifinanziato il congedo straordinario al 50 per cento di stipendio per i
genitori costretti a stare a casa perché i figli (minori di 14 anni) sono in didattica a distanza; un rifinanziamento della Cassa integrazione Covid di altre tredici settimane per alcuni settori (dal terziario, ai servizi del commercio, fino al tessile e al sistema moda). Le cartelle, dunque, riprenderanno il loro viaggio dagli uffici dell’Agenzia delle Entrate verso le case degli italiani martoriati dalla crisi. Si poteva e si doveva fare di più. Su questo fronte, invece, per il governo l’emergenza è finita: se si tratta di riscuotere soldi dalle tasche già vuote dei cittadini va bene; se si tratta di ridare libertà e dignità alle persone no. Si estende invece il Green pass e si limitano ulteriormente le libertà. L’emergenza a targhe alterne insomma, in base a come fa comodo a loro.
Tratto da: Ilparagone.it