“Non vorremmo che quando la rissa finirà, sul campo restasse il cadavere dell’Italia”. Bruno Vespa avverte maggioranza e opposizione.
Al Parlamento europeo, continua il direttore di Porta a Porta c’è stato un disastro: “La Lega si è sbagliata votando contro gli eurobond che ha sempre richiesto. Forza Italia l’ha imitata dicendo che si trattava di un emendamento dei Verdi e perciò inaccettabile. Insieme con il Pd, ha invece votato i fondi della ripresa (Recovery Bond) e ha aperto uno spiraglio al Mes senza condizionalità. Qui Lega e Fratelli d’ Italia hanno votato contro, il M5S si è astenuto ma alcuni dei suoi membri hanno votato contro”.
Morale, “l’unica cosa seria sono i miliardi a pioggia che ci dà la Banca Centrale europea comprando i nostri titoli come ai tempi di Draghi. Sarà sufficiente? Per il resto, i soli soldi arrivati sono i 600 euro agli autonomi. Si parla di un gettone a fondo perduto di 10mila euro per 400mila aziende: il doppio di quante basterebbero ad esaurire il plafond di 25mila euro al 100 per cento di garanzie.
Se lo Stato non userà lo stesso ombrello per i prestiti maggiori gli interessi saranno troppo alti per la gran parte di aziende. E se non darà contributi a fondo perduto – a cominciare dal turismo – arriveremo al collasso”. Peggio, conclude Vespa, “la Provincia di Bolzano ha annunciato che si terrà i 470 milioni di tasse che dovrebbe versare allo Stato per farne bond regionali contro il coronavirus. Il Veneto ribolle, la Lombardia è una polveriera. Se si lasciasse passare questo principio, ci sarebbe la secessione”.
Tratto da: Dagospia.com