In Bielorussia era stato pianificato un golpe che prevedeva l’assassinio del presidente Lukashenko e dei suoi figli. Mentre la capitale Minsk sarebbe stata paralizzata da un assalto hacker con i golpisti pronti ad occupare i punti strategici per la presa del potere.
Questo tentativo di golpe è stato sventato dall’azione congiunta di KGB (Bielorussia) e FSB (Russia). I sospetti hanno adesso ammesso le loro colpe e quindi il coinvolgimento nell’azione golpista. Le ammissioni sono arrivate nel documentario intitolato “Uccidere il presidente”, andato in onda mercoledì sulla TV bielorussa, come riporta l’agenzia TASS.
“Avevamo tre obiettivi da raggiungere. Il primo era l’eliminazione della leadership diretta del Paese, mediante internamento o eliminazione fisica. Il secondo obiettivo era il blocco delle unità che potevano opporre resistenza. Il terzo obiettivo era occupare i luoghi simbolici della città” dice l’avvocato Yury Zenkovich, uno dei sospettati.
“Mi dichiaro colpevole di essere stato effettivamente utilizzato come organizzatore tecnico”, ha detto. Il leader del partito politico BNF (destra conservatrice) Grigory Kostusev si è dichiarato colpevole di “aver permesso a queste persone di trascinarlo in questo tipo di discorso”.
“Era già un crimine per me essere stato coinvolto in questo discorso (golpista)“, ha affermato Kostusev.
Il ricercatore politico Alexander Feduta ha rivelato che la questione dell’occupazione di un certo numero di strutture statali è stata effettivamente discussa.
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“Prima di tutto, i media, alcuni nodi di comunicazione e, possibilmente, un blocco temporaneo di Internet. Mi dichiaro colpevole di aver preso parte alla cospirazione”, ha detto Feduta.
Intanto continua la consegna del silenzio da parte dei media mainstream occidentali che preferiscono tacere. La domanda è perché? Forse temono l’emergere di taluni collegamenti o sostegni?
Il presidente bielorusso Lukashenko ha accusato i servizi di intelligence e la leadership statunitense partecipato alla pianificazione del tentativo golpista. Secondo gli investigatori bielorussi, il tentativo di colpo di Stato è stato finanziato dall’estero e i cospiratori sono rimasti in stretto contatto con i gruppi terroristici. I golpisti avevano elaborato non meno di tre diversi piani per prendere il potere. Il Comitato per la sicurezza dello Stato bielorusso (KGB) ha accusato quattro persone di cospirazione per prendere il potere in modo incostituzionale. Il Comitato ha rivelato che tutti i sospettati testimoniano e collaborano alle indagini. Finora il KGB non ha rivelato il nome del quarto sospetto.
Tratto da: Antidiplomatico
Fonte foto: Repubblica
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