Alle manovre chiamate Forțele Navale Române 2019 svolte ieri 15 agosto hanno partecipato diverse migliaia di marinai, decine di navi e aerei, tra cui la fregata rumena Regele Ferdinand, il cacciatorpediniere americano USS Porter, i caccia MIG-21 Lancer, F-16 ed Eurofighter Typhoon, un aereo da ricognizione americano Poseidon, elicotteri Puma Naval.
Sia truppe statunitensi che italiane hanno partecipato alle manovre. La prevista partecipazione dei marinai militari ucraini è stata annullata, secondo il quartier generale della Marina, “a causa delle avverse condizioni idrometeorologiche nelle regioni nordoccidentali del Mar Nero”. Lo scenario di manovra includeva simulazione di difesa da un attacco aereo nemico, la caccia e la distruzione di un sottomarino nemico, la difesa contro un assalto anfibio e il sequestro di una nave con clandestini. Quando si parla di un nemico non meglio specificato, in realtà è facilmente identificabile con la Russia, del resto la Nato si è ormai estesa lungo tutti i suoi confini.
”Il Mar Nero e la sua intera regione hanno un’importanza strategica speciale non solo per la Romania, ma per l’intero spazio euro-atlantico”, ha detto il presidente romeno Klaus Johannis, intervenendo alla cerimonia.
Ha osservato che la Romania appartiene allo spazio di sicurezza e difesa comune della NATO e dell’UE. Il Presidente ha inoltre sottolineato la necessità di un approccio coordinato “per prevenire azioni ostili nella regione del Mar Nero”.
Continua così la preparazione di un sempre più probabile sconto, purtroppo, anche militare tra l’occidente (Nato) a guida Usa e l’oriente di matrice Russo Cinese.
Tratto da: Sputnik Italia, Agerpres.