Il prefetto di Pichincha, la cui capitale è Quito, Paola Pabón, è stata arrestata su ordine della ‘fiscalía’ dell’Ecuador con il sostegno della polizia locale senza mandato, dopo un’irruzione illegale, effettuata con il pretesto di dover svolgere “indagini”. L’irruzione illegale è stata trasmessa in diretta dalla stessa Pabón tramite il suo account Facebook, all’alba di lunedì 14 ottobre.
“Oggi sono entrati in casa mia all’alba e sfondato a porta mentre dormivo. Mi traggono in arresto senza prove. Essere opposizione in una democrazia non può essere un crimine. Non è democrazia quando si perseguitano gli oppositori politici in questo modo”, ha affermato Pabón nel video.
La leader del movimento Fuerza Compromiso Social – facente parte delle sinistra larga che sostiene l’ex presidente Correa – è accusata dal regime di Lenin Moreno, di essere tra gli istigatori delle mobilitazioni contro il pacchetto di riforme neoliberiste annunciato il 1° ottobre, che ha provocato una vasta ribellione popolare.
Nel video che ha pubblicato sul suo account Facebook per documentare il grave accaduto, Pabón denuncia che sono entrati in casa senza un ordine del tribunale e che la sua detenzione viola lo Stato di diritto.
Secondo quanto si può appurare dalle immagini, un gruppo di uomini in divisa con i simboli del gruppo speciale mobile anti-narcotici e dell’unità di intelligence anti-crimine rimane in silenzio intorno a lei mentre il prefetto grida: “Sono a casa mia, voglio vedere l’ordine del tribunale.
“Sia chiaro: questo governo non durerà per tutta la vita … Mi hanno trovato nel mio letto a dormire, questa è la cospirazione…”, afferma Paola Pabón, che è stata trasferita in una delle ‘unidades de flagrancia’ di Quito.
Sulla vicenda è intervenuto anche Rafael Correa. L’ex presidente definisce l’azione repressiva del regime di Moreno «tipica tattica delle dittature, dopo aver neutralizzato gli indigeni, il governo di Moreno si è scagliato contro i ‘correistas’ inventando falsi positivi per mitigare la sconfitta».
Sull’intera vicenda ecuadoriana in Italia è calato il silenzio più totale. Il regime di Lenin Moreno è un vassallo degli USA e il neoliberismo del Fondo Monetario Internazionale, quindi le sue malefatte vengono occultate. Il ‘dittatore’ sudamericano da indicare al pubblico ludibrio è solo Nicolas Maduro.
Fonte: L’ANTIDIPLOMATICO
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