Tratto da: L’Antidoplomatico
L’AntiDiplomatico torna ad intervistare Demostenes Floros – esperto di geopolitica e autore di “Guerra e Pace dell’Energia. La strategia per il gas naturale dell’Italia tra Federazione Russa e NATO”.
“Nel 2022 difficilmente potremmo andare avanti senza le forniture di gas russo”. Ma, sottolinea Floros, la questione importante è un’altra: “dati alla mano: dall’inizio del conflitto in Ucraina ad oggi: il trasporto di gas russo in Europa sono aumentati notevolmente, il flusso di gas è praticamente raddoppiato nel pieno rispetto dei trattati firmati dall’azienda russa Gazprom e i paesi europei”.
Sui prezzi in rapida crescita e sulle possibili conseguenze socio-economiche: “Purtroppo il prezzo del gas e quello del barile del petrolio stanno aumentando in modo significativo e temo possa aumentare ancora di più se il conflitto proseguirà.” E ancora: “Purtroppo le conseguenze in termini economici e di disoccupazione possono essere molto gravi: le principali manifatture in Europa sono quelle tedesche e italiane. Si stima che eventuali distacchi dalla Federazione russa potrebbero portare la chiusura del 60% della manifattura tedesca e il 70% di quella italiana: con ricadute drammatiche in termini economici drammatici”, ha proseguito Floros. “I prezzi dei beni primari sono aumentati e aumenteranno ancora di più con l’aumento di fertilizzanti”, ha concluso.