Di Gianluigi Paragone
Mario Draghi doveva essere il salvatore della patria. Doveva fare “il governo dei migliori”. Doveva far riprendere l’Italia, riportare il lavoro, frenare i contagi e far ripartire l’economia. Il risultato? La campagna vaccinale è un mezzo fallimento, i contagi volano, l’inflazione sale per il quarto mese consecutivo, portandosi così a una crescita di un’ampiezza che non si registrava da settembre 2012, la spesa per ogni famiglia italiana sta subendo un rialzo drammatico e aumentano anche le bollette. A ottobre i prezzi salgono in Italia del +2,9% e c’è un aumento dello spread spaventoso: il differenziale tra Btp e Bund tedeschi in mattinata è infatti schizzato sopra quota 130, ai massimi dal novembre 2020. Come scrive Il Fatto, l’”effetto Draghi” a Palazzo Chigi “tante volte evocato dai commentatori non basta per tenere sotto controllo i mercati: sullo spread incide infatti l’incertezza sulle mosse della Bce, che giovedì ha precisato che l’inflazione scenderà probabilmente solo nel 2022. L’Istat comunica che nel mese di ottobre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% su base mensile e del 2,9% rispetto allo stesso mese di un anno fa”.
Segui Vivere Informati anche su Facebook, Twitter e Instagram per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie dall’Italia e dal mondo
Mario Draghi verso le dimissioni? La bomba che scuote il mondo politico
L’ulteriore accelerazione, su base tendenziale, “è in larga parte dovuta, anche nel mese di ottobre, ai prezzi dei Beni energetici (da +20,2% di settembre a +22,9%), sia della componente regolamentata (da +34,3% a +37%), ovvero le tariffe di luce e gas, sia di quella non regolamentata (da +13,3% a +15%). Anche nel confronto mensile, l’aumento dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+12,6%) e solo in misura minore a quella dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+1%) e degli Alimentari non lavorati (+0,7%)”. Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +3,6% a +4,0%), mentre la crescita di quelli dei servizi è stabile (+1,3%). Glie effetti del “salvatore della patria”, dunque, non si vedono. Quel che si vede è un Paese drammaticamente impoverito sul piano economico e su quello dei diritti. Un bell’affare il duopolio affidato al banchiere e al generale.
Tratto da: Ilparagone.it
What a stuff of un-ambiguity and preserveness of precious familiarity on the topic of unexpected feelings.